Alfredo Revenaz, il podestà galantuomo: salvò dalla fucilazione 10 calvizzanesi

                                                   

Foto esclusiva di Calvizzanoweb: ringraziamo il nipote dentista (con studio in via Conte Mirabelli) figlio dell’ex sindaco Revenaz, il Primo cittadino più amato dai calvizzanesi, per avercela fornita, e l’ex assessore Vincenzo Trinchillo per aver fatto da tramite   

“Uomo  di intemerata rettitudine, adamantina figura di galantuomo”, così scriveva “il Mattino” in occasione della scomparsa del Dottor Commendatore Alfredo Revenaz, padre dell’ex sindaco, pure lui di nome Alfredo, deceduto il 29 ottobre 2016. Fu podestà di Calvizzano dal 1936 al 1944, negli anni difficili della guerra e dell’occupazione tedesca. Fu in quel periodo che salvò dalla fucilazione 10 calvizzanesi, offrendo la propria vita in ostaggio. In seguito all’uccisione di un soldato tedesco, interrato sul ciglio della strada dell’attuale viale della Repubblica (all’ingresso del paese), fu chiesto al Podestà di consegnare alle milizie tedesche 10 calvizzanesi per fucilarli in segno di rappresaglia. Per fortuna, il capitano tedesco parlava a lingua francese, così come Revenaz che riuscì a convincerlo, facendogli credere che si era trattato di un attentato commesso da forestieri e offrì la sua vita in pegno, nel caso si fosse ripetuto un altro episodio del genere. In quel periodo, Calvizzano fu l’unico paese ad avere una razione di pane , anche se di 50 grammi, fino al giorno dell’arrivo degli americani. Si racconta di lui che a un suo amico d’infanzia disse: “al Comune tu sei Peppino e io il Podestà, fuori tu sei Peppino e io Alfredo”.  Oppure quando negò al padre, che adorava, una razione di 50 grammi di riso di cui non ne poteva fare a meno per ragioni di salute, o che in tempo di guerra vedendo ragazzi con le scarpe usurate, provvedeva ad accompagnarli dal calzolaio per donargliene un paio nuove.   
L’ex commissione Toponomastica, composta da Lorenzo Grasso (presidente), Vincenzo Trinchillo, Flora Del Prete (maggioranza), Michele D’Ambra, Biagio Sequino (minoranza) e dagli esterni avv. Elio Salatiello, Giacomo Trinchillo (consigliere comunale negli anni 90), Peppe Di Napoli (geometra,) decise di intitolargli via Peep, la strada dove si svolgeva il mercato rionale. Il lavoro, terminato in primavera 2016, fu congelato, in attesa delle nuove amministrative che, poi, non si sono più svolte per le note vicende dello scioglimento del Consiglio comunale. 

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