L’analisi
politica del giornalista-opinionista Michele Izzo
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L' accordo tra
Calenda di Azione e Renzi di Italia Viva in prospettiva sarà sicuramente un
contenitore per i moderati di centro, riformisti e liberal- socialisti che
avevano perso punti di riferimento in un panorama politico per molti versi
frastagliato e diviso sui temi più scottanti della politica nazionale e
internazionale. Certamente fanno sorridere alcuni sondaggi che danno in eccesso
un 10% o in difetto un 2% alle prossime elezioni politiche alla neonata
coalizione Calenda - Renzi. La novità non sarà data dalla percentuale di voti
che la coalizione Azione+ Italia Viva prenderà alle prossime elezioni politiche
del 25 settembre p.v. ma dal fatto che per la prima volta gli orfani dell' area
moderata, liberal socialista e riformista avranno un contenitore dove poter
esprimere la propria rappresentanza politica. Questa scelta del leader di
Azione di staccarsi dal partito democratico ha messo in seria difficoltà il PD
che oramai abbraccia le ideologie di sinistra includendo in esso anche la
fronda dèi voltagabbana di Impegno Civico del ministro Di Maio e del Centro
Democratico di Tabacci. In parole povere il PD finisce con l' operazione
politica di Calenda e Renzi per essere messo a nudo smascherato nella sua
propensione di partito conservatore di poltrone, costi quel che costi assieme a
chi aveva promesso di aprire il Parlamento come una scatoletta di sardine ma
che alla fine si è riscoperto conservatore di solo poltrone, ribadendo ancora
una volta che il potere logora chi non lo ha. La nascita del terzo polo apre
per il futuro scenari politici nuovi impensabili fino a qualche settimana fa: vi
sarà sicuramente una scomposizione e una ricomposizione del panorama politico
italiano e forse grazie a questo elemento di novità le forze politiche
sentiranno la necessità di una radicale riforma elettorale in termine
proporzionale, per dare voce ai territori.
Michele
Izzo, giornalista