E’ una nostra semplice riflessione. Nasce dalla lettura dei dati del bilancio di previsione, sempreché li abbiamo
interpretati correttamente, visto che non ci siamo avvalsi di consulenze in
materia fiscale e contabile
Abbassare l’addizionale irpef comunale almeno di un
punto percentuale è una cosa fattibile? Ci sarebbero, a nostro avviso, tutte le
condizioni per operare in tal senso. E’ soltanto una questione di volontà
politica. Diamo uno sguardo ai numeri, per capire da cosa nasce questa nostra
semplice riflessione. Attualmente l’aliquota addizionale irpef è al massimo,
cioè 0,8%, il che comporta una previsione di incasso per l’ente di 640mila
euro annui fino al 2024. Ridurre di un punto percentuale l’odiato balzello,
legato al reddito dei lavoratori dipendenti e autonomi, significherebbe
rinunciare a un incasso di circa 80mila euro annui. Un minore incasso
che non squilibrerebbe il bilancio, poiché verrebbe super compensato dai maggiori introiti Imu, lievitati da circa 1milione 500mila
euro del 2019 a 2milioni360milaeuro del 2022-2023-2024 (previsioni
di competenza). Una maggiorazione degli incassi legata prevalentemente a due fattori: l’approvazione
del piano urbanistico che ha fatto schizzare il balzello per le aree
fabbricabili da poche decine di euro a migliaia di euro e la stangata imu
(retroattiva dal 2015) per coniugi che hanno residenza in due Comuni diversi (ordinanza della Cassazione 20130/2020, applicata ad horas dal Comune di Calvizzano).
Parliamo ovviamente di gettito stimato che, nel caso specifico, tiene conto dell’integrale
esenzione dei beni merce ai sensi del comma 751 della legge di bilancio 2020 (a decorrere dal 1° gennaio 2022 sono
esenti dall'IMU i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice
alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati). Si tratta, ovviamente, di soldi che verrebbero incassati se tutti i contribuenti
facessero il loro dovere. Molti evasori Imu sono stati scovati dal geometra
Claudio Grasso che ha svolto
ottimamente il suo lavoro, facendo recuperare al Comune centinaia di migliaia
di euro, fino a quando ha operato presso l’ufficio tributi.
Riduzione addizionale irpef comunale. Ripetiamo: è soltanto una nostra semplice riflessione,
nata dalla lettura dei dati che si evincono sia dal bilancio di previsione 2022-2024 che dalla relazione del revisore dei conti. In
ogni caso, il dibattito è aperto.
P.S. Nei programmi elettorali dei tre candidati a
sindaco alle amministrative di settembre 2020, non c’è alcun accenno alla
riduzione dei balzelli comunali Imu e Addizionale irpef comunale. Solo in
quello della Lista Pirozzi, vincitrice delle elezioni, a pag. 15 è scritto
testualmente: “Rivalutazione dei tributi locali ed abbattimento degli oneri
arretrati, compatibilmente con l’attuale legislazione”.