L’incontro tra il sindaco e la minoranza si è svolto
in un clima di pacatezza e moderazione ma non ha portato ancora ad alcun tipo risultato:
le parti si vedranno di nuovo la settimana prossima per capire se ci sono le
condizioni di un eventuale ingresso in maggioranza dei 5 dell’opposizione, con il
conferimento di due incarichi di peso in
giunta. Insomma, un patto per Calvizzano per dare slancio all’azione amministrativa, visti gli scarni
risultati di questi primi dieci mesi di consiliatura Pirozzi e l’atteggiamento
di quattro consiglieri di maggioranza nell’ultima assise cittadina che ha
indotto il sindaco a revocare la delega a tre assessori. Secondo la mia modesta opinione, il finale è già scritto: i cinque continueranno a fare gli
oppositori e il sindaco Pirozzi continuerà a governare con la maggioranza
uscita dalle urne. Troppi gli interessi in gioco, in primis la poltrona di assessore e lo stipendio mensile, che alcuni della maggioranza vedrebbero sfumare (perché a
Calvizzano, continua a valere la regola del tre mesi a te e tre a me, in
dispregio a quella delle competenze); troppe le pressioni da parte dei vecchi
epigoni della politica che continuano a lavorare da dietro le quinte. Il
sindaco, da persona intelligente e veramente intenzionato a cambiare le sorti
di Calvizzano, anzi, questa volta, a differenza della consiliatura 2003-2008,
durante la quale ha governato il paese, ha le idee chiare sullo sviluppo del
territorio, perciò, in pectore, gradirebbe l’apporto della minoranza, ma
vorrebbe dettare tempi e regole. Pure il presidente del Consiglio comunale
Mario Salatiello sarebbe in sintonia con il sindaco, perché entrambi sanno bene
che Pisani e Santopaolo (gli altri due
candidati a sindaco alle amministrative di settembre), con il loro valore
aggiunto, darebbero un forte impulso all’azione amministrativa, poi timori e preconcetti ritornano a farla da
padrone e tutto resta come prima.
Mi.Ro.
Post scriptum, dedicato a un vecchio politicante che non vuole rendersi conto che il tempo della peggiore Democrazia Cristiana, quella destrorsa o sinistrorsa a seconda della convenienza, quella dei subduli intrugli di alchimia politica, è terminato. La sua teoria sarebbe quella di cooptare solo Pisani, così si spaccherebbe l'opposizione e si rafforzerebbe la maggioranza, trascurando un particolare di non poco conto: questa volta la minoranza è compatta e in sintonia sull' idea di sviluppo del paese.