Riceviamo e pubblichiamo
Dal 1991 ad oggi è il
4 scioglimento per il Comune di Marano e la cosa butta una grossa ombra sulle
scelte politiche della collettività maranese. Al di là delle responsabilità
politiche amministrative sulle quali saranno le autorità preposte a far luce,
il dato certo è sicuramente la scelta poco oculata che il cittadino compie nel
momento in cui viene chiamato a votare. E lo fa secondo criteri poco obiettivi,
tenendo conto del parente, dell'amico e non delle capacità e competenze del
votato. Non è possibile che in 30 anni il consenso civico maranese viene
sciolto per ben 4 volte, c'è qualcosa che non quadra nelle scelte fatte al
momento del voto. La responsabilità è sicuramente in primis dei partiti nella
composizione delle liste, ma poi è il cittadino a non saper scegliere candidati
capaci e competenti per poter amministrare una città qual è Marano. E non si venga a parlare di onestà che
è un modo di vivere e non certamente un blaterare soltanto. Il primo atto
politico di grande moralità sarà quello della non candidabilità dei
rappresentanti della compagine sciolta. Dopodiché spetterà ai cittadini
scegliere rappresentanti capaci e competenti per la rinascita di Marano. Nel
frattempo auguriamoci che per 18 mesi arrivino commissari reattivi alle
problematiche che attanagliano la nostra città e non solo burocrati.
Michele
Izzo, giornalista