Marano, il piano urbanistico come strumento per ridurre le disuguaglianze: un puc partecipato con la città
Stefania Fanelli mostra il Parco Urbano tra via Lazio e via Baracca "strappato" alla città |
Dalla consigliera comunale Stefania Fanelli riceviamo e pubblichiamo
La maggioranza in consiglio boccio' la nostra mozione sul PUC. Il primo obiettivo di un piano urbanistico comunale dovrebbe essere quello che in un'ottica di riorganizzazione del territorio si riducano le disuguaglianze che nelle città si manifestano in modo concreto.
Degrado sociale , ambientale
convivono e l'emarginazione, la
povertà e la solitudine non trovano nelle città il luogo
che restituisce speranza e
dignità. L'urbanistica è una
disciplina che deve diventare di utilità
sociale.
La buona urbanistica può
ridurre le disuguaglianze.
Il pensiero liberista ha
ridotto le città
ad una merce e le risorse
naturali e paesaggistiche a terreno di conquista per le
speculazioni edilizie.
Il primo punto riguarda la
conoscenza del territorio, quali sono i problemi più
gravi ed urgenti, quali i gruppi
sociali maggiormente colpiti?
È quindi fondamentale
conoscere il territorio per cercare
soluzioni condivise aprendo una fase
di ascolto con la città.
Bisognerebbe promuovere la capacità
a tenere un canale sempre aperto
con la cittadinanza, con i corpi
sociali: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali ed i cittadini esperti. Un dibattito vivo con la comunità locale per affrontare i temi che portino ad
una visione d'insieme per la
riorganizzazione di un nuovo modello
di città.
Per Sinistra Italiana l'emergenza
abitativa è una questione
primaria. Il fabbisogno abitativo rappresenta un dramma sociale pari se non superiore alla mancanza
di lavoro .
Questo per noi non significa nuovo consumo
del suolo ma un grande piano di riqualificazione dell'esistente, per noi
l'alternativa si chiama RECUPERO. In Italia abbiamo
7 milioni di alloggi
vuoti, si parta da quelli
per parlare di alloggi sociali
e poi di alloggi popolari ripartendo
dal patrimonio esistente. Una
campagna seria ed efficace per fermare il consumo del suolo
. Il trasporto pubblico locale
è forse tra i servizi essenziali
quello che presenta le più
vistose carenze da condizionare pesantemente la vita dei cittadini.
Una città priva di spazi
pubblici e di luoghi di aggregazione
culturale e sociale è
facile preda dei poteri forti
e delle organizzazioni criminali.
Si avvii immediatamente una fase di
ascolto con la città. Negli anni 70 nella città
di Napoli le buone pratiche tra
comitati di lotta, a partire da quello
per il diritto alla casa , ai servizi sociali
e alla mobilità collettiva hanno portato
una lunga stagione di
riforma urbanistica che ha prodotto risultati
importanti.
Se un'intera classe politica non è
capace di fare questo è tempo che torni a casa e si dedichi ad altro.
Inoltre si presenti nel piano PIANO
URBANISTICO COMUNALE la reale possibilità di restituire un PARCO URBANO ALLA
CITTÀ ed è per questo che il disegno di
legge regionale sull' urbanistica va assolutamente modificato, occorre che i
Puc fissino una volta per tutte il rapporto tra verde urbano e
cementificazione, tra servizi e strutture collettive.
Questa città , la mia città Marano di Napoli, teatro di grandi speculazioni
edilizie ha bisogno di spazi verdi e luoghi di socialità come il pane.
Altra priorità per noi è il P.E.B.A
( piano di eliminazione delle barriere architettoniche) che come ho ricordato in consiglio comunale
doveva essere inserito nel piano triennale delle opere pubbliche ed invece
è stato disatteso nonostante la proposta
di delibera presentata dall'opposizione ed approvata in consiglio comunale.
Più volte l'amministrazione è stata
interrogata da me in consiglio comunale
sulla necessità di aprire una discussione in città per realizzare un PUC
condiviso.
Occorre ridisegnare il volto di una città che parli di recupero di aree
verdi, di identità culturale, di servizi collettivi come il trasporto pubblico
locale, come restituire bellezza dal centro storico alle periferie, come recuperare luoghi e spazi abbandonati , come valorizzare le risorse naturali ed archeologiche che, a
partire dal Parco Naturale del Bosco
della Salandra che determinerebbe anche
ricadute occupazionali.
Ho più volte interrogato l'amministrazione su questi temi e queste pratiche
e l'assessore al ramo in consiglio comunale assunse l'impegno di avviare incontri pubblici.
Il tempo è scaduto : la città va
ascoltata.
Stefania Fanelli, consigliere comunale Sinistra Italiana