La parrocchia San Giacomo nel mirino di “Striscia la Notizia”, l’avv. Oscar Pisani: “il suono della campane fa male all’orecchio di qualcuno ma bene al cuore di coloro che amano don Ciro”

 


Cara “𝐒𝐭𝐫𝐢𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚" scrivo in merito al 𝐬𝐢𝐩𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐝 𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 (𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐨𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞) avete mortificato e ridicolizzato il 𝘀𝘂𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝗮𝗰𝗼𝗺𝗼 𝗮 𝗖𝗮𝗹𝘃𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼.

Alcune riflessioni sono doverose, altrimenti si rischia di cadere nella cattiva informazione o peggio, di non prendere in considerazione l’oggettività dei fatti.

Vede caro 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧 𝐕𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐚, il suo intervento ci avrebbe fatto ridere se prima di analizzare i decibel del campanile, si fosse complimentato con il parroco 𝐃𝐨𝐧 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐓𝐮𝐟𝐨 per lo splendore del giardino retrostante la Chiesa, una chiesa che le ricordo  è una delle più antiche ed importanti della Diocesi di Napoli oltre ad avere al suo interno i dipinti e le tele del pittore partenopeo Nicola Vaccaro.

Ci avrebbe fatto piacere ascoltare una simpatica ramanzina al nostro parroco dopo aver chiesto in paese chi fosse, come lo considera la comunità, e quanto sia sia speso per il bene di tutti.

𝐈𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐧𝐨, lei capitan Ventosa vieni qui ad ironizzare e a colpire con 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐢𝐬𝐦𝐢 una persona che crede in ciò che fa e lo fa per il bene di tutti.

Peccato non abbia fermato il sottoscritto, le avrei 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗲 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗻𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝘂 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 si parla 𝗱𝗶 𝘂𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨 𝘃𝗮𝗹𝗶𝗱𝐨 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗲.

Senza dilungarmi in tecnicismi ed in articoli aggiungo solo che la normale tollerabilità di un suono trova la sua disciplina del codice civile all’articolo 844 c.c e DPCM 11 novembre 1997 in tema di “accettabilità” (che è però un concetto giuridicamente diverso da quello di “tollerabilità”) delle immissioni di rumore.

Ma caro capitan Ventosa si sarà chiesto perché da oltre 300 anni le campane a Calvizzano suonano e la stragrande maggioranza dei cittadini non protesta????

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨, 𝐜𝐚𝐫𝐨 𝐕𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐞... 𝐧𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨𝐧𝐨, 𝐬𝐞 𝐧𝐞 𝐫𝐚𝐥𝐥𝐞𝐠𝐫𝐚 𝐞 𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐞.

Ci lasci questa consuetudine piacevole e protettiva, e si concentri 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧 𝐕𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐚 su altri tipi di rumori, quelli delle “stese” notturne nei quartieri della città o dei fuochi di artificio sparati per segnalare l’arrivo degli stupefacenti.

Aspettiamo un suo ritorno per farle descrivere quanto di bello ci sia in paese, e per dirle che, il suono della campane fa male all’orecchio di qualcuno ma 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐚𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢.

Avv. Oscar Pisani

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