Autismo, delibera 131: dopo le proteste di associazioni e genitori la regione Campania apre al dialogo
Foto protesta genitori: fonte Caserta News |
Saranno assicurati gli attuali livelli assistenziali garantendo la qualità
dei servizi forniti ad oggi alle famiglie, senza pregiudizio agli assistiti già
in carico. Sabatino De Blasio, genitore calvizzanese, dell’associazione “Tutti
a Scuola”: “La delibera 131 è sbagliata perché non si può dare o togliere la
terapia Aba in base all’età”
La battaglia dei genitori campani di ragazzi con disturbo dello spettro autistico ha raggiunto un primo importante risultato. Dopo la manifestazione dei giorni scorsi , che ha visto 500 persone raggiungere la sede del Consiglio regionale della Campania nel Centro direzionale per chiedere modifiche alla ormai famigerata delibera numero 131, l’ente di Palazzo Santa Lucia fa un passo verso il riconoscimento delle istanze di genitori e associazioni. I manifestanti, che dal 31 marzo scorso (data di pubblicazione del documento che approvava il nuovo e contestato percorso terapeutico) hanno ingaggiato battaglia contro chi quel piano lo ha predisposto unilateralmente, chiedevano delle modifiche; dopo la mattinata di slogan e cortei Vincenzo Abate de “La Forza del Silenzio”, rappresentante del coordinamento CampaniaAut2016, e una delegazione di famiglie hanno incontrato nuovamente i dirigenti alla Sanità della Regione (un primo incontro si era avuto lo scorso 27 aprile). «Dopo un confronto schietto e diretto – racconta poi Abate – prevale il buon senso. Promettono che entro la giornata (di ieri ndr) avrebbero provveduto ad interrompere l’efficacia della delibera per le persone già in carico. Puntualmente durante il pomeriggio arriva il documento. Il fiume di persone ha vinto, hanno vinto i nostri figli».
Conferma della vittoria dei genitori è arrivata dal presidente del
Consiglio regionale Gennaro Oliviero: «Il tema era troppo importante – dichiara
– la risposta non poteva che essere immediata. E’ stata modificata la delibera
di Giunta Regionale numero 131/2021 per la presa in carico globale ed integrata
dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva». Le novità,
spiega Oliviero, sono 3: saranno assicurati gli attuali livelli assistenziali
garantendo la qualità dei servizi forniti ad oggi alle famiglie, senza
pregiudizio agli assistiti già in carico; entro il 14 maggio un referente
aziendale per Asl sarà designato per la presa in carico dei soggetti con
disabilità intellettiva in età adulta; i rappresentanti delle associazioni
saranno cooptati nei tavoli di stesura del documento di miglioramento del
percorso diagnostico terapeutico.
Sabatino De Blasio, di “Tutti a Scuola”, commenta: «La delibera 131 è
sbagliata perché non si può dare o togliere la terapia Aba in base all’età, ma
ovviamente si devono fare altre valutazioni. Ci sono passaggi meccanici che non
sono adatti alla terapia per l’autismo. Ogni ragazzo autistico è diverso
dall’altro, dunque non si può intervenire a compartimenti stagni. L’intervento
necessario è quello che preveda un accompagnamento al loro sviluppo da zero
anni all’età adulta».
«Ora compito della Regione Campania – conclude De Blasio – è creare
un percorso che segua non solo i ragazzi oltre la maggiore età ma anche i loro
familiari. Perché è necessario dare loro l’opportunità, anche con spazi
appropriati, di avere una vita sociale vera. Queste istanze vanno riferite alla
Regione affinché intervenga. Perché il problema non è solo la terapia Aba ma
anche l’età adulta. La Regione deve assumersi la responsabilità di legiferare».
di Bianca Bianco
Fonte Comunicare il Sociale