Calvizzano, adesso bisogna lavorare per recuperare le antiche masserie: è uno dei punti cardini del programma elettorale dell'amministrazione Pirozzi
L'antica masseria Commone ubicata di fronte al Parco urbano di Villaricca |
E’ da
tempo che lanciamo questa idea che ci è venuta in mente. Da 10 anni scriviamo
sempre le stesse righe: “speriamo che i prossimi candidati sindaco la prendano
in considerazione, inserendola nei rispettivi programmi elettorali”. Lo ha
fatto la lista “Calvizzano Riparte con Pirozzi sindaco”
A pagina 10 della brochure elettorale è scritto testualmente: “Le masserie rappresentano un’autentica memoria dei nostri luoghi, per cui vanno rivalutate sotto ogni aspetto: storico, culturale, archeologico, sociale ed economico. Va presa in considerazione la possibilità di sviluppare percorsi tematici, sui quali innestare attività turistiche, agrituristiche e fattorie tematiche, con la collaborazione dei privati (project financing)”. Bisogna, dunque, iniziare a programmare oggi per raccogliere i frutti nell’arco della consiliatura.
“Come erano belle le antiche masserie…”: ecco uno degli ultimi nostri articoli sull’argomento
Verso la fine degli anni ’70, erano più o meno una ventina le masserie sparse sui circa 4 chilometri quadrati del nostro territorio. Diverse sono scomparse sotto l’azione delle ruspe (vedi Masseria Fiorillo zona cooperative, Masseria Furoli, ubicata nei pressi di via Adda, eccetera) per far posto a mega palazzoni, mentre le poche rimaste sono state completamente abbandonate e, oggi, se ne vedono solo i ruderi pericolanti. Eppure le masserie rappresentano un’autentica memoria dei nostri luoghi, per cui andrebbero rivalutate sotto ogni aspetto: storico, culturale, archeologico, sociale. Potrebbero rappresentare un’enorme potenzialità di “sviluppo compatibile” di alcune aree, dove, purtroppo, domina solo il degrado ambientale. Un esempio su tutti la Masseria Commone (negli anni passati spesse volte è diventata luogo di scarico di materiale di ogni genere), forse la più antica: risalirebbe agli inizi del 1400. Si trova immersa nel verde delle campagne di via Eduardo De Filippo (ex via Commone), a pochi passi dal parco urbano di Villaricca e di un sito archeologico (scoperto proprio durante i lavori del parco di Villaricca) dove, diversi anni fa, vennero alla luce ritrovamenti risalenti, secondo gli studiosi, a 1800 anni avanti Cristo. Pertanto si potrebbe pensare a un progetto complessivo di riqualificazione lanciato dal Comune, con il coinvolgimento di privati, disposti a investire capitali propri. Insomma, un’azione sinergica pubblico-privato che, sfruttando la caratteristica dei luoghi, ne consentirebbe il loro recupero e una ottimale valorizzazione. Si potrebbero ipotizzare percorsi archeologici, percorsi gastronomici e percorsi naturalistici. Su tali percorsi tematici si potrebbero innestare: attività turistiche o agrituristiche o connesse al tempo libero (visite guidate, degustazione prodotti, eccetera). Sarebbe anche un’occasione buona per poter creare qualche posto di lavoro.
Nell'area vecchia Masseria Furoli anni fa costruiti alcuni palazzi |