Marano, l’ennesima “tegola” per errori del passato: maxi risarcimento del Comune per la costruzione della Socrate

 


La vertenza della Edilsteci, la ditta incaricata della costruzione dell’istituto Socrate di via Falcone, si concluse amaramente per il Comune che dovette versare sul conto dell’impresa edile napoletana 513mila950, 96 euro, dei quali ben 269mila465 euro solo di interessi maturati dal 1989 al 2012. La vicenda, infatti, iniziò il 24 gennaio 1989 quando venne stipulato il contratto tra il Comune e l’Edilsteci per la costruzione dell’Istituto. Poi i lavori stettero fermi per un certo periodo (la scuola fu vandalizzata); alla ripresa, la ditta chiese al Comune la revisione dei prezzi, che gli fu negata. Così la Edilsteci fece ricorso al Tar, che, attraverso due sentenze (n.2803 del 9/3/2004 e la n.159 del 14/1/2005) le riconobbe la corresponsione del compenso revisionale. Siccome tutte le amministrazioni che si succedettero dal 2005 in poi non onorarono mai il debito, il Provveditorato alle Opere Pubbliche (organismo competente in materia di contenziosi su opere pubbliche) a giugno 2011 provvide a nominare un commissario ad acta (arch. Salvatore Esposito) per dirimere la vertenza. Il Comune, stando alla lettura degli atti, riuscì a strappare una riduzione del 15%sul compenso revisionale e sugli interessi maturati per un risparmio totale di 87mila euro. Le prime due rate vennero liquidate il 31 gennaio 2013 (84mila230 euro) e il 28 febbraio 2013 (172mila744 euro); la terza e ultima, quella più corposa, pari a  256mila975 euro entro il 28 febbraio 2014.    

 

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