Marano, il treno delle occasioni perdute: nonostante l’assegnazione della gara, mai partiti i lavori per l’installazione pannelli fotovoltaici in tutti e 18 edifici scolastici del territorio. Accadde nel 2010, ai tempi dell’amministrazione Perrotta

 

Nel 2010, ai tempi dell’amministrazione Perrotta, il Comune si candidò a una radicale e innovativa politica finalizzata al risparmio energetico. E lo fece con alcune specifiche progettualità di estrema avanguardia.  Tra le varie iniziative, coordinate dall’Energy Manager e dirigente del Comune dell’epoca, Bruno Gagliardi, l’amministrazione comunale varò un progetto per ridurre i consumi energetici all’interno di tutti gli edifici scolastici del territorio, che avrebbe consentito un doppio vantaggio: oltre a diminuire le emissioni di anidride carbonica, innescando così un meccanismo di tutela ambientale, ci sarebbe stato anche u risparmio economico sulle bollette. Tutto a costo zero per il Comune, con un project financing. In sostanza, l’accordo prevedeva che il Comune metteva le scuole a disposizione di un privato, il quale doveva installare, a spese proprie, i pannelli che producevano energia pulita, la quale veniva utilizzata gratuitamente dalle scuole, e, nella parte eccedente, veniva venduta dall’installatore. Venne anche pubblicato il bando: ad aprile 2011 si aggiudicò, da capogruppo di una ATI (associazione temporanea di imprese), la gara per l’installazione di 18 pannelli fotovoltaici su altrettante scuole di Marano, la Delta impianti, ditta maranese di via Arbusto. I lavori, però, non partirono mai, poiché al Comune si accorsero che alcuni edifici scolastici  non erano accatastati, mentre sorsero problemi per quelli in affitto.        

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