Calvizzano, pagata la penultima rata di 159mila617 euro ad Acqua Campania: dal 2005 al 2018 maturato un debito di 4milioni435mila578 euro

 



Dal 2005 al 2018 il Comune ha maturato un debito nei confronti di Acqua Campania, per il servizio di fornitura idrica, di 4milioni 435mila578 euro. Praticamente abbraccia un arco temporale di 13 anni, durante i quali la città è stata governata  dall’amministrazione Pirozzi (fino al 2008); dall’amministrazione Granata (fino al 2012); dal commissario straordinario Ornella Vosa (fino a giugno 2013); dall’amministrazione Salatiello (fino a luglio 2017) e da quella Grasso fino ad aprile 2018; dall’ultima triade commissariale, per il periodo aprile-dicembre  2018, cioè fino a quando hanno risolto la questione, senza arrivare a una seconda vertenza con Acqua Campania, visto che al Comune era stato notificato un ennesimo decreto ingiuntivo. Dal 2019, il responsabile del Settore Finanze e Tributi,  Salvatore Sabatino, ha sempre provveduto ad onorare i pagamenti alla società concessionaria della Regione  per la gestione dell’Acquedotto della Campania Occidentale.

I due step

Il primo accordo tra Comune e Acqua Campania venne stipulato il 26 marzo 2015: dopo diversi decreti ingiuntivi, il nostro Ente decise di transigere il debito di 3milioni219mila981,73 euro, versando nelle casse di Acqua Campania s.p.a. 2milioni102mila662,03 euro (i soldi furono attinti dal mutuo concesso dallo Stato in base al decreto spalma debiti), mentre fu deciso di corrispondere il rimanente importo  in 7 rate annue (a partire dal 2015) da 214mila936 euro cadauna, man mano decrescenti fino a 159mila617 euro: la penultima, riferita all’annualità 2020, è stata pagata a dicembre scorso, l’ultima verrà liquidata a dicembre 2021.

Il secondo accordo tra Comune e Acqua Campania venne stipulato a dicembre 2018, durante l’ultima gestione commissariale, per la somma di un milione 215mila597,86 euro, da versare in due rate: una di 431mila451,59 euro, per l’acqua non pagata all’Ente erogatore dal primo trimestre 2015 al secondo trimestre 2016, entro e non oltre il 30 dicembre 2018; l'altra di 784mila146,17 per la morosità riguardante il periodo terzo trimestre 2016-terzo trimestre 2018, entro e non oltre il 31 marzo 2019.

Insomma, se tutti avessero pagato le bollette dell’acqua, il Comune, in tutti questi anni, non solo non si sarebbe indebitato, ma avrebbe potuto offrire più servizi alla collettività, poiché, buona parte dei soldi serviti per onorare i debiti verso Acqua Campania, contratti da amministrazioni e commissari che si sono succeduti dal 2005 al 2018, sono stati attinti da altri capitoli del bilancio dell’Ente.

   

Visualizzazioni della settimana