Calvizzano. buoni spesa, ottimi i suggerimenti dei consiglieri di minoranza Pisani e Bianco sulla riduzione degli importi per allargare la platea degli aventi diritto: noi di calvizzanoweb la pensiamo allo stesso modo
Nella missiva protocolla ieri al Comune, a firma dei consiglieri di
minoranza di “Legalità Possibile, Oscar Pisani e Giovanna Bianco, si chiede all’amministrazione
di riflettere sulla possibilità di
ridurre leggermente gli importi previsti
per ogni beneficiario dei buoni spesa, al fine di comprendere una platea più
vasta di soggetti. Se l’amministrazione dovesse ritenere accoglibile la
proposta di Pisani e Bianco, bisogna
rivedere gli indirizzi prima dell’emanazione del bando, approvando una nuova delibera
di giunta che tenga conto dei nuovi importi. Quelli stabiliti dalla delibera dell’esecutivo
Pirozzi dell’8 gennaio scorso sono: 200 euro per famiglie con un solo
componente; 300 euro fino a 2 componenti; 400 euro fino a 4 componenti; 500
euro, oltre 4 componenti, praticamente le stesse cifre approvate dagli ex
Commissari straordinari (delibera 24 del 2 aprile 2020), quando avvenne la
prima distribuzione dei buoni spesa. Con
queste somme, se i richiedenti dovessero essere sempre 541, il beneficio spetterebbe solo a 308 famiglie,
per cui ne rimarrebbero escluse 233.
All’epoca provammo a fare un po’ di conti, adottando
il seguente criterio: i buoni da 500 euro li riducemmo a 350 euro; quelli da
400 a 300 euro; quelli da 300 a 200 euro; quelli da 200 a 150 euro. Venne fuori
un’economia di 34 mila euro, una cifra considerevole con la quale si
sarebbero potuti accontentare perlomeno altri 130 nuclei familiari con somme
variabili da 150 euro a 350 euro, a seconda dei componenti il nucleo familiare.
Questo, a nostro avviso, sarebbe stato un criterio più equo da adottare, perché agli
esclusi, tra cui tantissime persone veramente indigenti, quelle che da un
giorno all’altro si sono trovate senza lavoro (in molti casi anche marito e
moglie), anche 200 euro avrebbero fatto comodo in questo periodo di gravi
ristrettezze economiche.
A Marano, infatti, per allargare la platea dei beneficiari, hanno adottato
il seguente criterio: 120 euro, per nuclei con 1 componente; 200 euro, per nuclei con 2 componenti; 280 euro, per nuclei con 3/4 componenti; 360
euro, per nuclei con 5 o più componenti.