Personaggi di Calvizzano, Angelo Ruggiero detto ‘o stagnar raccontato da sua figlia Nicoletta: “ papà era buono ed onesto, era fierissimo di me”

 


Nicoletta Ruggiero recentemente ha pubblicato “Pasqua della solitudine”, libro che è stato presentato sia nella sala consiliare che nel giardino cortile della parrocchia San Giacomo

 ... Un po' di mio padre Ruggiero Angelo, figlio di Ruggiero Raffaele e di De Lucia Nicolina (io porto il nome della nonna, però da piccola mio padre mi ha sempre chiamata Nicoletta).  E’ morto il 15 /01/2010 di leucemia, non aveva ancora compiuto  65 anni: era un uomo buonissimo e gioiosissimo, io lo amavo. Con lui mi sono sempre sentita a mio agio. Nonostante non avesse continuato gli studi  (papà ha frequentato fino al secondo anno di avviamento), poiché voleva lavorare (ha iniziato a seguire suo padre fin dall’età di 12 anni), era aggiornato su tutto: mi diceva sempre di studiare e di diventare qualcuno (se fosse vivo sarebbe veramente ancora più contento di me). È stato un grande lavoratore, un uomo ambizioso e sempre molto disponibile verso gli altri. Papà era l'idraulico del Comune di Calvizzano, lo è stato per 36 anni e 6 mesi di servizio: ereditò il posto da suo padre, nel 1973.  Avviò  un’impresa edile: ha costruito impianti sportivi, case popolari, teatri in tutt’Italia. Lo conoscevano tutti come “Angelo o stagnar”: aveva una profonda ammirazione per gli uomini di grossa cultura e amava la politica: ha fatto tanto per l'onorevole Giulio Di Donato, per l’ex sindaco di Villaricca Lello Topo, per l’ex Sindaco Giuseppe Salatiello (poi diventato suo nemico), per l’attuale Primo cittadino Pirozzi, negli anni in cui ha governato il paese. E’ stato anche Presidente della squadra di calcio locale. Papà ha avuto, ahimè, tanta gente contro, anche tra i suoi parenti: è stata vittima dell’usura ed ha perso tutto quello che aveva costruito in tanti anni di duro lavoro. Da allora si è ammalato e non si è più ripreso. Mio padre amava la sua Calvizzano, io sono come lui: nel giardino ho una pianta di ulivo in ricordo di lui e di mia madre, Rosa Scarola. Hanno sofferto tanto negli ultimi anni della loro esistenza: ora mi guardano da lassù e proteggono tutta la mia famiglia allargata.  


 

Nicoletta Ruggiero insieme a suo padre e sua madre

 

 

 

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