Il marito di Lucrezia, il duca Domenico Francesco Pescara di
Diano, grande appassionato di cavalli (per questo ricordato a Saracena)
ne donò ai Bovalinesi una coppia proveniente dalle sue stalle di
Calvizzano (situate a piano terra del palazzo ducale). Nel corso degli
anni costituitosi in loco un considerevole numero di esemplari
erano molto amati ed apprezzati dai locali e non solo, tanto che il cavallo fu
scelto come stemma del paese. Inoltre, quando a Bovalino si
voleva fare riferimento a un cavallo particolarmente bello e di
valore si usava dire “ è un cavallo di Calvizzano “. Tal modo di
dire forse è ancora corrente . Nel libro “Giornale di viaggio in Calabria
del 1792” di Giuseppe Maria Galanti, importante storico, letterato e viaggiatore,
l’autore riferendosi alle razze di cavalli esistenti in Calabria, testualmente
scrive…”la razza migliore è quella di Calvizzano” . Analogamente
si legge nel testo “Quadro statistico dei distretti di Palmi e Gerace ,
nella prima Calabria Ultra “, di Giuseppe Raffaele Raso del 1843.