Il commento di Rosiello al mio articolo "I veri
responsabili del degrado della politica" che per forma consolidata avevo
mandato in esclusiva al suo blog è fuori
luogo per stile e contenuto, per cui ne chiedo la pubblicazione.
Il mio voleva essere un modo per spegnere le polemiche
locali portando le discussioni alle problematiche nazionali ed europee, nel chiedere le pubbliche scuse, dimostrare
uno stile di vita, oggi in disuso.
Forse debbo riscontrare i miei limiti oppure
aggiungere agli interessi ed usi consolidati denunciati anche qualcuno di
parte?
La mia rettifica partiva dalla smentita di don Ciro
con lo spot
" la lista della Chiesa?" in attesa ed in
ritardo, per cui alla luce delle
critiche, sembra che sia stato confezionato ad arte in
risposta al
titolo formulato "si naviga controvento e la
Chiesa non è terza", pubblicata su una testata locale, se non sollecitato,
in forme diverse, dalla Curia, essendo
stata investita.
Da laico il rispetto verso gli operatori della Chiesa è
profondo a
partire da Papa Francesco.
La mia idea resta sempre la stessa, di fronte alla
Lista-Pirozzi bisognava far fronte con una Lista Unitaria alternativa, progressista, possibilmente di
matrice riformista alle condizioni che avevo suggerito.
Qualsiasi ipotesi del "divide et impera"
andava a favorire l'elezione a Sindaco del dott. Giacomo Pirozzi. Come logica conseguenza ed in coerenza,
l'unico degli attuali candidati a Sindaco che aveva condiviso l'analisi e
l'ipotetico "passo di lato" è
il dott. Giuseppe Santopaolo con la presentazione di una propria lista a cui va tutta la mia
stima e gli auguro un grande successo.
A me sembra, che volermi addebitare velate frecciate a
don Ciro sia frutto di una fantasia non comune come riprendere le critiche, in
contemporanea, di Mauriello e di Pisani, mentre queste hanno un loro fondamento
di verità come ho potuto
dimostrare. Accomunare
carote e patate al fine di racimolare qualche voto raschiando il fondo del
barile per Oscar Pisani è pura fantasia, la credibilità ed i voti si costruiscono con abnegazione e
fiducia in quello che si propone. LA POLITICA E' COERENZA!
Franco De Magistris
Spegnere le polemiche? Forse non ti sei reso conto che le hai alimentate ulteriormente. Per risparmiarti
forti critiche ho evitato, dopo averti interpellato ovviamente, di riportare il
tuo passaggio, in un articolo di alcuni mesi fa, su come intendevi rilanciare, in
“maniera funebre”, l’economia calvizzanese. Fatta questa premessa, ti ricordo
che il mio pensiero sulla politica calvizzanese, studiandola da circa trent’anni
e conoscendo bene i personaggi (sempre gli stessi, tranne qualche eccezione)
che la praticano, è rimasto identico a quello che ti ho esposto fin dal nostro primo
incontro in un bar di via Falcone, mentre il tuo è mutato nel corso dei mesi. A
tal proposito, ho estrapolato una parte del pezzo che mi inviasti a maggio
scorso, quando eravamo ancora ai preliminari, intitolato, “Il lavoro del
parroco don Ciro funga da esempio per i politici, se si vuole costruire una
città migliore”: “Egregio Direttore, leggendo ogni giorno il
suo blog, ho appreso e apprezzato il lavoro del parroco don Ciro,
non di meno gli accorati messaggi di speranza che il dinamico prelato rivolge
alla città in questo particolare momento di emergenza legato al Covid-19. Lo
stesso lavoro andrebbe fatto in campo politico, se si vuole costruire una città
migliore (quello che ha fatto il candidato sindaco Oscar Pisani, ndr). Da
cittadino residente, con alle spalle anni di militanza politica, ho la
convinzione che il paese tutto, uscito dalla pandemia, sia
più maturo per un reale cambiamento. Calvizzano non merita lo
spettacolo increscioso ed indecoroso condotto fino ad ora, in cui tutto gira
intorno a un candidato ex Sindaco che, durante la sua precedente
amministrazione, non ha lasciato nessun segno positivo, per non dire negativo,
per la sua scarsa intraprendenza e capacità politica, ed un'opposizione che
ancora non si è formalizzata con una o più liste alternative, presupposto
minimo di una " democrazia partecipativa".
Una parte della mia risposta: “io, come ho più volte ripetuto, la politica preferisco
raccontarla, e, da cittadino e opinionista, non certamente appoggerò chi non è
mai venuto in Consiglio comunale, sottraendosi ai doveri elettorali, politici,
etici e morali; chi per anni ha riscaldato la sedia, non proferendo una parola
nella massima assise cittadina, per cui sarebbe auspicabile che cambiasse
mestiere; chi ha contribuito a distruggere questo paese dalle mille potenzialità”.
Mi.Ro.