Verso le amministrative a Calvizzano, il nuovo c’è: il tributarista Oscar Pisani ufficializza la sua candidatura a sindaco



Chi sperava in qualcosa di nuovo nella politica calvizzanese, monopolizzata nell’ultimo trentennio sempre dai soliti personaggi, è accontentato: il giovane avvocato Oscar Pisani scende in campo e ufficializza la sua candidatura a sindaco alle prossime amministrative di settembre (data ancora da stabilire). Capeggerà una lista civica composta da persone che non hanno mai avuto esperienze amministrative e da giovani, “attivi e fattivi”, come  ha tenuto a precisare il neo candidato sindaco, sposato con la calvizzanese Mariangela Chianese, artista, giornalista e speaker a Radio CRC. Lista che, a breve, verrà presentata alla città. Sarà dunque il tributarista Pisani l’anti Pirozzi? L’ex presidente del Consiglio comunale Antonio Mauriello pare abbia rinunciato a scendere nell’agone elettorale, nonostante sia stato il primo ad annunciare la sua candidatura a sindaco, mentre si starebbero organizzando per dar vita a un terzo polo gli ex assessori Giuseppe Santopaolo, Vincenzo Trinchillo e Antonio Martiello (tutti e tre si sono incontrati con il candidato sindaco Pirozzi, ma non sono riusciti ad accordarsi), appoggiati dal leghista Biagio Sequino (si candiderebbe il fratello Giuseppe) dall’ex Fratelli d’Italia Gaetano De Rosa (dovrebbe candidarsi il figlio Valentino), dall’avvocato Fabio Felaco, ex segretario cittadino dell’allora Udc, candidato alle amministrative del 2008 nella lista Granata. Candidato a sindaco di questo terzo schieramento dovrebbe essere il commercialista Giuseppe Santopaolo, ex assessore al Bilancio e alle Finanze nell’ex amministrazione Salatiello (sindaco deceduto il 27 luglio 2017). Cosa farà il Partito democratico? Stando agli scenari che vanno prefigurandosi, dovrebbe essere parte integrante della Lista Pisani, visto che il segretario cittadino Antonio Veneruso e l'ex consigliere di minoranza Angela De Vito  hanno sempre dichiarato di non voler avere più nulla a che fare con politici e amministratori del passato, responsabili  dello sfascio del paese. L’alternativa sarebbe quella di starsene comodamente a casa a fare da spettatori.        

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