Marano, costata oltre 3milioni ristrutturazione sede ex Pretura: dopo qualche anno già comparvero le prime crepe nei muri
“Mura già fatiscenti nei
locali ex Pretura, nonostante siano stati spesi oltre 3 milioni per lavori di
ristrutturazione”: così titolava l’articolo a firma del giornalista Mimmo
Rosiello sui soldi spesi per il restyling dell’ex Pretura, pubblicato nel dal
sito Teleclubitalia il 12 maggio 2016. Lo
riproponiamo, in modo che chi ci segue possa farsi un’idea di come sono stati
spesi i soldi arrivati a Marano, nel caso specifico quelli dei fondi del programma
“Più Europa” destinati ai Comuni della Campania con più di 50mila abitanti tra
cui Marano. I fondi Pics sono il prosieguo: il Comune di Marano è in forte
ritardo nella programmazione, per cui deve affrettarsi a utilizzarli per non
perderli.
Articolo maggio 2016
![]() |
Foto scattata a maggio 2016 |
Nonostante i lavori di ristrutturazione siano stati
completati da qualche anno, versa già in uno stato pietoso l’ex Pretura di via
Nuvoletta, per anni sede distaccata del tribunale di Napoli. Pareti umide dalle
quali se ne cade l’intonaco, diversi bagni impraticabili, un’ ascensore
perennemente fuori uso e l’altra vecchia e fatiscente, perché nel progetto non
sarebbe stata prevista la sua sostituzione. Finanziata con i fondi Più Europa
per tre milioni360mila euro, la
struttura fu concepita unicamente per ospitare aule di giustizia. Si sperava,
infatti, che potesse accogliere il nuovo Tribunale Napoli nord poi spostato ad
Aversa. Da un po’ di tempo, invece,
ospita i locali degli uffici: tecnico, patrimonio, igiene e sanità. L’opera pubblica è stata realizzata in due
step. Per la prima tranche dei lavori, furono impegnati 964 mila euro (nel quadro economico figurano, per un valore di 97.680 euro, anche le scale di
emergenza dello stabile di piazza Josemaria Escrivà, dove attualmente opera il
Giudice di Pace). Fu possibile bandire una procedura negoziata. Le lettere
d’invito furono approvate con determina 75 del 3-02-2011 a firma dell’ex
dirigente dell’area tecnica, Gennaro Pitocchi, e mandate a 5 ditte (il minimo
previsto dalla legge) abilitate a tali tipi di lavori, tra cui l’Alfa Termica
s.r.l., Sime Group, Structura s.r.l. Ares costruzioni e appalti s.r.l., Electra
Sud. All’ufficio tecnico arrivarono solo due plichi: quello dell’Ares che fu
esclusa per mancanza di offerta, e quello della Structura che vinse la gara con
il ribasso del 3,5% sull’importo a base d’asta di 498mila euro, oltre iva e
49mila800 euro per oneri della sicurezza. Con determina del 24 marzo 2011 venne
approvato il verbale di gara e aggiudicati i lavori. Successivamente, con determina del 30marzo
2011, vennero impegnati altri 178mila
euro, comprensivi di iva, per lavori complementari, affidati alla stessa
Structura. E fermiamoci qui per quanto concerne il primo step, per evitare qualche
polemica di troppo.
Per il secondo step fu
bandita una gara con procedura aperta e fu vinta dall’ATI (associazione
temporanea d’impresa) Moscarino sas-Pia 46 che
praticò un ribasso del 19,20% su un importo a base d’asta di 1.771.057,
cioè 1.431.000 euro. A questa cifra furono aggiunti circa 172mila euro di spese
tecniche (direzione lavori, progettazione, eccetera) e circa 33mila euro di
art. 92 (incentivo ufficio Rup).
Spese
tecniche
Progettazione
definitiva e coordinamento della sicurezza: vennero assegnati all’arch. Marinella Pellegrino con studio in
Villaricca, alla via Enrico Fermi, congiuntamente alla Seteco Engineering con
studio ad Aversa in via Corcione, che presentarono un ribasso del 3% sull’importo
a base d’asta di 96mila613 euro.
Direzione lavori: venne
affidata all’arch. Nicolino Botti con studio a Salento (prov. Salerno) per
46mila560 euro oltre cassa professionale al 4% e iva al 20%. Presentò un
ribasso di gara del 4% sull’importo a base d’asta, il verbale di gara venne
stilato dal dirigente dell’epoca dell’ufficio tecnico, ing. Pitocchi, dall’ing.
Ferriello e dall’arch. Graziano (componenti commissione), ex dipendenti dell’ufficio
tecnico, entrambi trasferiti in altri Comuni.
Coordinamento
della sicurezza in esecuzione (collaudatore in corso d’opera), venne affidato all’ing. Michele
Pirozzi con studio a Marano per un importo di 5mila436 euro oltre iva e cassa
professionale.
Piano economico finanziario lavori primo step |