Per i pazienti COVID19 dell’ASL Napoli 2 Nord l’assistenza a casa prevede anche l’esame cardiologico in telemedicina dell’intervallo QT. Si tratta dell’unico caso in Campania
L’ASL Napoli 2 Nord aumenta l’offerta assistenziale per i pazienti COVID19
che si trovano al proprio domicilio con una visita cardiologica in telemedicina
capace di rilevare l’intervallo QT. Tra gli attuali indirizzi terapeutici per
il trattamento del COVID19, infatti, vi è l’utilizzo della Idrossiclorochina,
un farmaco che può avere tra le controindicazioni problemi cardiaci. In
quest’ottica l’Azienda ha stilato un protocollo operativo insieme ai medici di
Famiglia e ai cardiologi dei reparti ospedalieri dell’ASL Napoli 2 Nord,
dotandosi di dieci apparecchi per l’ecocardiografia a distanza, capaci di
rilevare l’intervallo QT.
La procedura prevede che il medico di famiglia, una volta consultato il
cardiologo, possa richiedere l’effettuazione di un elettrocardiogramma a casa
del paziente per rilevare l’intervallo QT. A quel punto un’automedica raggiunge
a casa il paziente, consegna l’apparecchio delle dimensioni di uno smartphone
al paziente che, tenendolo poggiato all’altezza del cuore per trenta secondi,
effettua una registrazione dell’intervallo QT. L’apparecchio invia in
automatico al reparto di cardiologia l’esame affinché possa essere refertato.
L’apparecchio è totalmente disinfettabile e viene sanificato sia prima che dopo
ciascun intervento. La refertazione avviene nei reparti di cardiologia dei tre
ospedali della terraferma: Pozzuoli, Frattamaggiore e Giugliano.
Dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord “L’idrossiclorochina
è il farmaco più usato nella terapia del COVID19. Si tratta però di una
molecola che può determinare problemi cardiaci. Un monitoraggio periodico
dell’intervallo QT permette al cardiologo di verificare la reazione cardiaca
all’assunzione del farmaco, così da collaborare col Medico di Famiglia per la
messa a punto della corretta terapia. Stiamo lavorando per integrare i servizi
in funzione dell’assistenza COVID19 al di fuori degli ospedali, utilizzando la
medicina del territorio, il servizio 118, la telemedicina, le USCA e i servizi
tecnologici.”
Il sistema di rilevamento in telemedicina dell’intervallo QT si aggiunge
alle altre attività che l’ASL Napoli 2 Nord sta mettendo in campo per la
gestione del trattamento domiciliare dei pazienti COVID19. Data la difficoltà
di reperire alcuni farmaci, il Dipartimento Farmaceutico dell’ASL consegna un
kit ai medici di famiglia che ne facciano richiesta, contenente
l’Idrossiclorochina, un antibiotico, un antipiretico, trenta mascherine
chirurgiche, un pulsossimetro e due disinfettanti. Dall’inizio di aprile ad
oggi sono già stati consegnati 80 kit.
Ad Ischia è attivo un servizio di valutazione ospedaliera a domicilio.
Un’equipe del Rizzoli, composta da un infettivologo o un internista e un
infermiere, si reca a casa dei pazienti COVID per effettuare un check up e, in
coordinamento col medico di famiglia, prescrivere la terapia. I medici
effettuano un’ecografia e una valutazione con un emogasanalizzatore per
valutare le condizioni del paziente.
L’ASL Napoli 2 Nord fa registrare un tasso di ospedalizzazione dei pazienti
COVID19 estremamente basso, sono 645 i pazienti positivi residenti nell’ASL
Napoli 2 Nord, ma l’89,5% è trattato direttamente al domicilio (contro il 74.6%
della media nazionale – dato Ministero della Salute elaborato da Sole 24 ore).
Solo 68 pazienti sono in ospedale e solo 11 sono nelle terapie intensive.
Comunicato stampa