"Resistono” gli orti sociali di Via
Padreterno. 10 appezzamenti di terreno di circa 200 metri quadrati cadauno
donati dal Comune ad altrettanti pensionati che coltivano un orto e si
misurano, anziani speranzosi con la vita che nasce, con semi e piante, con
germogli e frutti. Nacquero nel 2000, per volontà dell’amministrazione
Bertini. Il Comune, all’epoca, bandì una gara per la recinzione e la
delimitazione dei terreni di proprietà comunale (ceduti come standard pubblico
nell’area interessata alla lottizzazione C15), dotandoli delle attrezzature
necessarie. Dopodiché ci fu l’assegnazione. Fu previsto il principio della
rotazione degli assegnatari. L’amministrazione Liccardo, invece, decise
di assegnare quest’appezzamento di terreno di 7mila500 metri quadrati, situato
nella zona di via Padreterno (a fianco la Casa della Gioia, un centro di
aggregazione giovanile che fa capo alla parrocchia San Castrese) e adibito a
orti sociali di cederlo in comodato d’uso alla Parrocchia di San Castrese. La
questione, a marzo 2015, fu portata in Consiglio comunale, ma i consiglieri di
opposizione riuscirono a far passare un loro emendamento nel quale è previsto
che la parrocchia potrà prendere possesso dell’appezzamento, solo quando
l’amministrazione riuscirà a individuare un’altra area di proprietà comunale di
pari dimensione da destinare a Orti sociali. Quale sarà il loro futuro?
Ci sta lavorando la terza commissione (prima
del periodo emergenziale fecero un sopralluogo sul posto), poiché alcuni orti
sono ancora ben tenuti, altri, invece, sono totalmente abbandonati. Inoltre, il
regolamento, essendo vetusto, va rifatto ex novo.