Terrazzano,
maranese, psicopedagogista clinico, è molto conosciuta anche a Calvizzano dove
ha insegnato per diversi anni alla scuola per l’infanzia ed è stata componente
dell’ex commissione Pari Opportunità
Esiste una Pedagogia
dell’emergenza? Ai tempi del Coronavirus può esistere ancora il ruolo definito
della Pedagogia ? o anch‘essa deve rivedere e adattare i suoi modi di
intervenire nel contesto sociale ? Mi rivolgo al mondo della Scuola e ai
Dirigenti scolastici che spesso si perdono una preziosa occasione storica . In
questa situazione di emergenza storica, invece di veicolare gli sforzi verso
l’assegno di copiosi compiti per l’inutile corsa rivolti alla conclusione di
uno sterile programma scolastico, la scelta più giusta sarebbe stata quella di indirizzare gli
sforzi per insegnare la vita, il sacrificio, il senso del dovere, allo
svolgimento dei piccoli servizi casalinghi per responsabilizzare i bambini e la
famiglia tutta e aumentare la capacita di adattamento. Invece, ci ritroviamo a
trascorrere il tempo a rincorrere piattaforme e inviare compiti a stretta
scadenza che aumentano l‘ansia di genitori e figli, unita alla angoscia e alle
paure di avere a che fare con qualcosa che non si conosce. Un’ansia e una paura
che fa solo male alla salute e che indebolisce il sistema immunitario. Come
diceva Darwin “ la specie che sopravvive non è quella più forte e nemmeno
quella più intelligente ma è quella che ha più capacità di adattarsi al
cambiamento…”
Allora, ecco che il
Pedagogista deve scendere in campo, con un atto di coraggio e di forza, con
azioni di supporto attivo e concreto verso le famiglie in affanno e con tutte
le fasce con il quale si relaziona e veicolare il proprio intervento
professionale all’ascolto attivo, alla consulenza pedagogica ,
didattica-educativa e insegnare al sapersi adattare al cambiamento nello stato
di emergenza, dove cambia il punto di vista e la prospettiva da dove si osserva
il mondo. Attivare sportelli virtuali di ascolto e consulenze pedagogiche,
didattiche ed educative e dove è possibile attivare tutti gli strumenti che
avvicinano e alleviano il problema dello svolgimento dei compiti dove spesso la
famiglia è in affanno a gestire il momento economicamente e moralmente
delicato, ma soprattutto agire anche solo per colmare questo grande senso di
solitudine delle fasce più deboli come
gli anziani e le persone disabili.
Dott.ssa Terrazzano
Giuliana, consigliere regionale APEI (Associazione
Pedagogisti Educatori Italiani): “abbiamo fatto convenzioni per stare accanto
alle famiglie in affanno, anziani e persone con disabilità, con sportelli
virtuali”
Per info:
dottoressa Giuliana Terrazzano psicopedagogista clinico