Calvizzano al voto, Vincenzo Di Maro: “A quando un barlume di coscienza civile?”



Ce lo chiediamo pure noi come un mantra, caro Vincenzo (poeta calvizzanese emigrato per lavoro in provincia di Varese): “A quando un barlume di coscienza civile, per mettere insieme una classe intellettuale che disinteressatamente si prenda cura del paese?” E’ sempre stata la mission del nostro blog calvizzanoweb fin dal 2009, da quando è nato   

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“Non ho ricette, da tempo non vivo più a Calvizzano, ma ricordo ancora il sorriso di commiserazione che i cialtroni che negli ultimi decenni hanno amministrato (?) mi indirizzavano, quando facevo loro notare che di tutto si parlava nelle riunioni fuorché di programmi. Era spartizione cinica, senza uno straccio di onestà intellettuale, senza senso civico né misericordia. Possibile che non si riesca ancora a mettere insieme una classe intellettuale che disinteressatamente si prenda cura del paese? Che, vale a dire, sia votata dai cittadini onesti nell'interesse comune? Il livello è ancora così basso da lasciare che prevalga la politica di rapina, in cui chi amministra favorisce i suoi clientes? Marano anni fa ebbe la sua breve stagione di buona amministrazione con Bertini, poi seppellita dai consueti interessi mafiosi (per quanto si voglia cancellarne il ricordo a colpi di avvisi di garanzia...): a Calvizzano non si è mai avuto neanche un simile interludio. A quando un barlume di coscienza civile?

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