Marano, non passa in Consiglio la mozione dell’opposizione contro il dirigente Di Pace

Enza Carandente, Flora Angellotti, Giuseppe Concilio, Chiara Diana della lista civica Rodolfo Visconti (Foto, il Corriere di Marano)

La mozione di indirizzo della minoranza (non firmata da Stefania Fanelli) contro il dirigente dell’Ufficio tecnico, ing. Pasquale Di Pace, non passa in Consiglio comunale ma crea una ulteriore spaccatura in seno alla maggioranza: si sono infatti astenuti i consiglieri comunali Chiara Diana, Giuseppe Concilio, Flora Angellotti, Enza Carandente, tutti anche molto critici sull’operato del sindaco e di alcuni assessori. Stando alla mozione dell’opposizione, all’ing. Di Pace va attribuita la responsabilità di aver fatto perdere al Comune la parte dei fondi del Piano Strategico Metropolitano  assegnati a Marano per un importo di circa 6milioni di euro. 




Il testo della mozione 



MOZIONE DI INDIRIZZO


Il Consiglio Comunale,
Premesso
Che l’ing. Pasquale Di Pace riveste l’incarico di Dirigente dell’Area Tecnica (Lavori Pubblici e ad interim Urbanistica) in forza della scelta fiduciaria operata dal Sindaco ai sensi dell’art. 110 della Legge 267/2000
Preso atto
Del fatto che in questi giorni il Comune di Marano ha perso la parte dei fondi del Piano Strategico Metropolitano assegnata al nostro territorio per un importo di pochissimo inferiore ai 6 milioni di euro e questo solo e unicamente a causa del fatto che la documentazione prevista dal bando non è stata consegnata così come indicato nel bando stesso
Considerato
Che la responsabilità di questo fatto, gravissimo in sé e reso ancora più grave perchè colpisce un Comune privato di ogni risorsa, non può essere attribuita se non all’Ing. Pasquale Di Pace che, nella qualità di Dirigente, aveva il compito di redigere i progetti in conformità a quanto richiesto e consegnarli nel tempo assegnato
Considerato altresì
 che nel corso del Consiglio Comunale del 20 novembre 2019  il Sindaco ha pubblicamente riconosciuto in testa all’Ing. Di Pace la responsabilità di quanto accaduto asserendo di aspettarne le dimissioni spontanee, dimissioni che a tutt’oggi non sono pervenute.
Ritenendo
che le affermazioni del Sindaco in Consiglio rilevino senza ombra di dubbio l’essere venuto meno il rapporto fiduciario che sostanzia la ragione dell’incarico    
Per tutto quanto fin qui esposto il Consiglio Comunale
DELIBERA
di impegnare il Sindaco a riconsiderare con urgenza la gravità dei danni procurati alla città dal comportamento colpevolmente omissivo dell’Ing. Pasquale Di Pace e a rivedere la decisione di  aspettarne passivamente le dimissioni volontarie per assumersi la responsabilità che solo a lui compete di dichiarare venuto meno il rapporto fiduciario e provvedere alla conseguente rimozione dall’incarico.


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