Calvizzano, riadozione piano urbanistico comunale: dite la vostra



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Secondo me, è molto opinabile non ammettere la costruzione di nuove residenze abitative per questioni legate alla natalità dei calvizzanesi ... Tutto ciò evita di poter aprire Calvizzano ad abitanti dei Paesi limitrofi. Come è possibile immaginare di poter sviluppare il territorio locale senza ammettere la crescita della densità abitativa? Una possibile osservazione potrebbe riguardare il mantenimento dell'apporto volumetrico, ma consentendo liberamente ed in maniera facoltativa al proprietario di destinare la propria edificabilità eventualmente anche all'uso residenziale,..
Anonimo
In effetti un minimo di incremento residenziale ci vorrebbe. Cementificazione fuori controllo sicuramente avrebbero fatto solo danni... Ma. Penso che i territori da riqualificare ce ne siano molti e qualcosa all'edilizia per incrementare il numero di abitanti, con regole precise ci vuole, io penso più cittadini significano più introiti per le casse... Più potenzialità per il commercio e più servizi in generale. In fondo Calvizzano è parte di un comprensorio che è cresciuto tanto negli ultimi 30 anni (vedi Villaricca Mugnano Qualiano) e una sana crescita controllata sarebbe un buon biglietto da visita per accogliere gente che vorrebbe vivere a Calvizzano che scappa dal caos di metropoli o da zone limitrofe cresciute a dismisura fuori controllo. Speriamo che questi 60gg serviranno ad accogliere osservazioni costruttive che migliorino il contenuto del Puc e del futuro del nostro Paesello che stenta sempre a decollare.
L.P.
Non riesco ad immaginare una crescita socio economica senza evoluzione demografica. Il tasso di sviluppo annuo di Calvizzano seppur non particolarmente alto, si attesta su valori positivi. Come si farà fronte ad un conseguente sviluppo dell'entità del fabbisogno residenziale?

Saluti
Il Barone Rampante
Crescita demografica e aumento di residenze sono due realtà necessariamente correlate. La presenza della seconda è necessaria per la prima. Concentrarsi dunque sul viceversa mi sembra un controsenso. Si parla di potenziamento del terziario senza comprendere che la chiave di ciò è proprio la presenza di nuova popolazione e dunque residenze. Questa scelta oltretutto è deleteria anche e soprattutto per chi è autoctono e non avrà la possibilità di costruire la PROPRIA casa nel PROPRIO lotto di terra e restare così nel paese dei propri avi. Come si può pensare di dare nuova vitalità se i giovani saranno costretti ad andar via?

Jasmine


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