Marano-Calvizzano, incutono timori i miasmi del Vallone Fossa del Carmine: chi sversa liquami fognari nel canale naturale?

Da questo posto iniziano gli scarichi fognari 
Immagini in esclusiva del vallone trasformato in fogna a cielo aperto

  
In passato non sono servite a niente le proteste, ma anche le numerose denunce sporte all’autorità giudiziaria dai cittadini della zona di San Pietro che vivono a ridosso della sponda calvizzanese del Vallone Fossa del Carmine. Il ruscello di liquami che scorre nel solco naturale, dove dovrebbe defluire solo acqua piovana, è perenne e il lezzo, da quelle parti, resta sempre continuo e insopportabile. Insomma, l’inquinamento ambientale continua a provocare gravi danni alle campagne circostanti, ma soprattutto alla salute dei cittadini. Adesso qualcosa pare si stia muovendo, sperando che, al più presto, vengano individuati e puniti coloro che continuano a sversare illegalmente. 

Alveo Fossa del Carmine 

Inizia in via Euclide a Marano (dove termina il vallone Defrido) e completa il suo percorso sulla cosiddetta strada di Candida, dove confluisce nell’Alveo Camaldoli. Una sponda insiste in territorio maranese, l’altra in territorio calvizzanese. Il Comune di Calvizzano ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 2milioni di euro per il risanamento idrogeologico. La gara d’appalto va  bandita entro  novembre 2019. Ma già qualcuno si chiede a cosa servirà il risanamento se non si provvede ad eliminare una volta per sempre lo sversamento dei liquami fognari.

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