Settima edizione maratona sui 10 km: domenica 30 giugno si corre a Marano ricordando don Mimì Galluccio. Il parroco buono morì a giugno 2003



Anche quest'anno in ricordo del nostro amatissimo don Mimì Galluccio, pastore e guida spirituale della Parrocchia San Ludovico d' Angiò per circa un trentennio, il giorno 30 giugno si disputerà la settima edizione della maratonina sui 10 km “Ri...correre per Don Mimì`” evento podistico divenuto ormai appuntamento fisso ed immancabile del podismo campano. Si sottolinea che il ricavato della gara sarà interamente utilizzato per opere di beneficenza. Pertanto invitiamo la popolazione tutta a partecipare a questo evento e contestualmente ci scusiamo per i piccoli disagi che si creeranno alla circolazione dalle ore 8:00 alle ore 9:15. In allegato percorso di gara. Fin qui il comunicato degli organizzatori apparso sul profilo facebook della parrocchia San Ludovico d’Angiò. Ma chi era il parroco buono?

“Marano piange il parroco buono”, titolò il giornale “L’attesa” il giorno della dipartita di don Mimì

Si spense all’età di 67 anni don Mimì Galluccio. La triste notizia giunse lunedì 16 giugno, nella prima mattinata. Era già da molto tempo che don Mimì soffriva di problemi al cuore e di una forte anemia, acutizzatasi soprattutto a ottobre 2012, al punto da portarlo a dividere il tempo tra l’ospedale e la parrocchia. Don Mimì, soprattutto negli ultimi tempi, era restio nel trattare questo argomento: preferiva tenere tutto dentro, concentrando le sue ultime forze e dedicandosi con ancor maggior trasporto ai suoi fedeli. E’ sempre stato un pastore devoto e infaticabile, un padre per tutta la sua parrocchia.
Sono cresciuto in questa chiesa e per me era come un padre – dichiarò commosso al periodico “L’attesa” don Ciro, all’epoca viceparroco della San Ludovico D’Angiò – ,ha seguito i miei passi; poi, quando sono diventato prete, il rapporto si è rafforzato: ci sono alcune cose che si possono dire e intendere solo tra preti. Era un sacerdote speciale, come lo può confermare chiunque”.
Poco dopo la sua dipartita avrebbe compiuto 37 anni di sacerdozio, di cui 30 trascorsi nella parrocchia San Ludovico D’Angiò. La notizia della sua scomparsa strinse tutti in un dolore forte. Per l’ultimo saluto, martedì 16 giugno 2003, ore 16.00, la chiesa era gremita di fedeli: la messa fu molto commovente. Al termine, tutti i sacerdoti delle parrocchie maranesi portarono a spalla la bara, mentre le campane iniziavano a suonare. Un suono strano, non il solito ritmo lento dell’occasione, ma uno scampanare veloce, quasi frenetico, quasi un saluto. Forse è un azzardo dire che le campane suonavano a festa come per un gioire del congiungimento di don Mimì con Dio. Un saluto affettuoso, anche se tutti erano in lacrime. Un fiume di persone seguì il corteo funebre. All’altezza di corso Europa, il momento più toccante: uno scroscio di applausi. Don Mimì era una persona meravigliosa, parroci come lui forse è difficile trovarne.    



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