Marano. Futuro commerciale della città, approvazione nuovo Siad: ci hanno provato tutti ma nessuno finora ha centrato l’obiettivo. Ci riuscirà l’accoppiata Visconti-Taglialatela?
La storia che si ripete: nel 2012 e nel
2015 ci furono violenti polemiche in Consiglio: accadrà la stessa cosa con Visconti? L’amministrazione è intenzionata a
modificare il Siad: vuole farlo separatamente o armonizzarlo nel nuovo piano urbanistico? Intanto, l’opposizione ha presentato
una mozione sulla questione, da discutere nel prossimo Consiglio comunale
L’approfondimento
Partiamo
dal 2012 (era Mario Cavallo), riproponendo un articolo apparso sul periodico
“L’attesa”. Sono trascorsi oltre 6 anni, ma lo scenario sembra ripetersi
Grande
polemica sul Siad (Sistema integrato apparato distributivo, una volta chiamato
Piano del commercio), lo strumento di programmazione per le medie e grandi
strutture di vendita. Il tentativo della maggioranza di farlo approvare in
Consiglio comunale ha scatenato una forte battaglia politica e una dura
reazione dei commercianti di Marano.
“Nel Consiglio comunale del 28 dicembre
scorso – afferma Mauro Bertini, consigliere di opposizione (lo stesso ruolo
che svolge attualmente; Rodolfo Visconti, invece, sedeva nei banchi della
maggioranza: riuscì a rastrellare 432 preferenze, Ndr) – ci siamo trovati tra i punti all’ordine del giorno, anche
l’approvazione del Siad, senza che fosse stato concertato nella conferenza dei
capigruppo: volevano, evidentemente, far passare l’atto in sordina, per le
pressioni di qualche politico interessato, ma hanno dovuto ritirarlo perché era
incompleto”.
Mancavano,
infatti, tutti i pareri: quello delle associazioni dei commercianti (che è
obbligatorio ma non vincolante), quello della commissione commercio, quello del
responsabile del settore attività produttive e quello del capo dell’Ufficio
tecnico, poiché il Siad costituisce piano di strumento integrato del Piano
regolatore (oggi Puc, Ndr). Coma mai tutta questa fretta? Velenosa, come
sempre, la risposta di Bertini “Perché
bisogna rispettare le cambiali firmate in campagna elettorale, nei confronti di
intrallazzatori senza scrupoli, difesi a spada tratta, chissà perché, da
qualche politico locale che ha fatto, probabilmente, dell’attività
amministrativa la sua mission principale. E’ stato tentato un autentico colpo
di mano per evitare una seria riflessione politica sull’argomento, visto che
l’approvazione del Siad porta a spalancare le porte di Marano all’insediamento
di strutture per la media e grande distribuzione, il che assesterebbe un colpo
mortale al cuore della rete commerciale della città, dove il terziario è
rimasta l’unica attività che regge”.
Pronta
la replica dell’amministrazione, attraverso il sito istituzionale: ”L’approvazione del Siad non sarebbe un danno
per i commercianti, ma darebbe slancio
all’economia cittadina, mentre i tentativi disperati del consigliere Bertini di
strumentalizzare l’altrui necessità
rappresentano un modo bieco e miserabile di far politica, ma ormai i maranesi
hanno capito che l’ex sindaco parla e scrive a comando di qualcuno”.
Intanto,
Bertini, dopo aver riunito nell’aula consiliare i commercianti della città, ha
protocollato una mozione di indirizzo da inserire all’ordine del giorno del
prossimo Consiglio comunale, nella quale si chiede, all’amministrazione, di
soprassedere a ogni decisione. Gli stessi commercianti hanno promosso una
raccolta di firme per dire no alla media e grande distribuzione. Il Pd (ne
facevano parte Matteo Morra, Rodolfo Visconti, Domenico Paragliola, l’ex
sindaco Salvatore Perrotta, Ndr) invece, ha presentato un documento nel quale
chiede la modifica del Siad.
La
questione Siad è iniziata nel dicembre 2010, ai tempi dell’amministrazione
Perrotta: con determina 510 del 7-12-2010, firmata dall’ingegnere Gennaro
Pitocchi (ex dirigente dell’Ufficio tecnico, durante la gestione Perrotta),
viene indetto un avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di redazione
del Piano comunale carburanti e del Sistema integrato per l’apparato
distributivo. Tale avviso viene pubblicato all’albo pretorio il 20 dicembre:
arriva una sola richiesta di partecipazione (protocollata il 24 dicembre) a
firma di Teresa Ricciardiello, ventottenne architetto maranese, che all’epoca,
lavorava al Comune di Gricignano (lo stesso Comune dove lavorava da dirigente
anche l’ingegnere Pitocchi), dove era stata assunta l’8 febbraio 2010 attraverso
una società interinale, con un contratto a tempo determinato rinnovato per 18
mesi. La Ricciardiello è una vecchia conoscenza del Comune di Marano. Ha fatto
parte di un gruppo di tirocinanti dell’Ufficio tecnico e figura nell’elenco dei
tecnici redattori di due progetti definitivi del programma “Più Europa”
(riqualificazione area San Rocco e corso Mediterraneo, riqualificazione via
Pepe).
Dopo
aver risposto all’avviso pubblico per la progettazione del Siad, quindi,
l’architetto Ricciardiello, con determina 545 del 30 dicembre 2010, riceve
ufficialmente l’incarico e successivamente viene liquidata con un compenso di
15mila 346 euro netti, con un costo
complessivo per il Comune di circa 19
mila euro.
Ma
era proprio necessario redigere il Piano comunale carburanti e il Siad?
“Il Piano comunale carburanti – afferma
un impiegato comunale esperto del settore, che preferisce l’anonimato - poteva anche essere evitato, poiché esistono
direttive regionali che prevedono la surroga dei Comuni inadempienti; ma il
Siad poteva essere rimandato, poiché ne fu redatto uno ai tempi di Bertini
dallo studio Lubrano-Lomoriello, approvato dalla Regione nel 2004, anche se la
sua redazione potrebbe essere giustificata da una sopravvenuta esigenza di
aggiornamento dello strumento commerciale urbanistico”.
Dunque
uno spreco di denaro pubblico? Inoltre il nuovo Siad sarebbe pure incompleto,
come si evince dalla missiva inviata alla commissione commercio dal
responsabile del servizio Attività economiche Francesco Taglialatela. “Mi corre l’obbligo – è scritto – di
segnalare che, nonostante le mie sollecitazioni per avere un incontro con la
progettista architetto Ricciardiello, incaricata dall’Area tecnica, ciò non è
mai avvenuto, e non certo per la mia indisponibilità. Segnalo, infatti, che
sono costretto a consegnare nelle mani dei consiglieri comunali un elaborato
incompleto, perché privo del contingente numerico relativo alle medie
strutture, per le quali il piano indica solamente le aree urbanistiche
compatibili. D’altra parte sanno tutti che il Siad è uno strumento che va
redatto di concerto con il settore urbanistico e il settore commerciale, mentre
l’elaborato mostra chiaramente una cura esclusiva dell’aspetto urbanistico”.
La
mozione sul Siad proposta da Bertini viene bocciata, ma per pochi voti, poiché
si astengono cinque della maggioranza più Luigi Ruggiero. Bertini aveva
chiesto di soprassedere all’approvazione del Siad, per armonizzarlo (essendo
strumento di programmazione) con il nuovo piano urbanistico che deve essere
redatto entro la fine del 2012)
Siad durante la consiliatura Liccardo,
iniziata il 13 giugno 2013. Liccardo,
quando era consigliere comunale di opposizione, aveva bocciato il tentativo di
Cavallo
Il
24 marzo 2015 la giunta comunale, su proposta dell’assessore
Gennaro Ruggiero (mugnanese, oggi autorevole esponente di Fratelli d’Italia,
Ndr) adotta la delibera 21 con la quale si dispone di adeguare il Siad di
Marano alle recenti disposizioni emanate dalla Regione Campania, dopo aver
rilevato che esiste agli atti, anche se non formalmente approvato, l’aggiornamento
di detto strumento, acquisito nel 2011, per cui vengono impartiti gli indirizzi
a cui la struttura comunale dovrà adeguarsi, precisando che l’adeguamento dovrà
tenere conto anche dello Siad già agli
atti, redatto dall’arch. Ricciardiello. Ma la cosa si ferma lì: Liccardo non
portò mai la questione in Consiglio comunale. Per quale motivo? Timore di qualcosa?
Il
3-12-2015 arriva in Consiglio la proposta di delibera 138 su una mozione presentata da 12 consiglieri
di opposizione (tra questi Roberto Sorrentino, Domenico Paragliola e Pasquale
Coppola del Pd) che non passa per parità di voti: 12 a 12
Dal
verbale del Consiglio comunale del 3-12-2015, la mozione e il voto finale
Consiliatura
Visconti
Si torna a parlare di modifiche da apportare al Siad,
che, stando ai rumors, consentirebbero di spalancare le porte di Marano all’insediamento
di strutture per la media e grande distribuzione. Della questione si sta
discutendo all’interno della maggioranza: c’è chi ritiene che lo strumento di
programmazione possa essere approvato indipendentemente dal varo del Piano
urbanistico e chi, invece, reputa che le cose debbano camminare parallelamente.
Intanto, l’opposizione ha presentato una mozione da discutere nel prossimo
Consiglio comunale (non monotematico, come qualcuno ha erroneamente scritto).
Insomma, la storia si ripete.