La Rivoluzione partenopea del 1799 magnificamente raccontata da Antonella Orefice, direttrice del “Nuovo Monitore Napoletano. Quinta e ultima puntata


Orefice: “La libertà e la cultura sono il bene più prezioso che abbiamo, comprendiamolo, rispettiamolo, ma soprattutto facciamolo crescere”    




“Ad Altamura ogni strada del centro storico è intitolata a un martire del’99, a un eroe. La difesa della città alle truppe Sanfediste del Cardinale Ruffofu fortissima: venne dimezzata la popolazione”


Quando l’esercito arriva a Napoli, il primo forte che cade è il fortino di Vigliena, la nostra ultima resistenza. Tra i soldati morti sul campo sono state ritrovate anche diverse donne, ciò significa che in quell’occasione c’è stata una partecipazione femminile fortissima. Essere repubblicani è diverso dall’essere giacobini che venivano considerati tagliatori di teste. I nostri erano dei puri repubblicani, erano dei non violenti”


“Il  ritratto che abbiamo di Elenora Pimentel non è lei, era la nipote La libertà e la cultura sono il bene più prezioso che abbiamo, comprendiamolo, rispettiamolo, ma soprattutto facciamolo crescere”    



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