In via di
definizione il Piano finanziario Tari dal quale scaturirà il valore della tassa
sull’immondizia, poiché i costi del ciclo integrato rifiuti vanno spalmati al
cento per cento sull’utenza. L’anno scorso una parte dei debiti degli evasori
vennero saldati dai contribuenti onesti. I Commissari straordinari, infatti, applicarono
una norma contenuta nel decreto Enti locali di alcuni anni fa, che in sostanza stabilisce che una percentuale
dei crediti insoluti (somma stimata sulla base dell’esperienza maturata negli
anni passati) devono essere compresi tra i costi del piano
economico-finanziario dell’anno a cui si riferiscono. Stando ai calcoli
elaborati dal settore tributi, in base alla serie storica delle riscossioni
della tassa sui rifiuti (dal 2006 al 2017), emerse che i crediti
stimabili come inesigibili ammontavano al 19% del carico annuo. Tale
percentuale, applicata al carico 2017, determinò l’inserimento tra la
componente di costo CARC l’importo di 1.730mila951,87 euro. Somma
che fece lievitare i costi totali del
servizio da smaltire sull’utenza (parte fissa e parte variabile), che, per il
2018, ammontarono a10milioni905mila059 euro contro i 9milioni110mila273
euro del 2017. Da qui il consistente aumento della tassa rifiuti. Come
si comporterà l’amministrazione Visconti? Anche quest’anno i debiti degli
evasori verranno spalmati sulle tasse?