Marano, sul caso De Biase intervengono i consiglieri di minoranza Pezzella (“mi batterò affinché l’amministrazione comunale rispetti fino in fondo il principio di uguaglianza) e Bertini (“chiederò l’accesso agli atti, poi valuterò il da farsi”)
“La lettera che ho ricevuto dal dott. De Biase – scrive in un post il
consigliere comunale di minoranza Rosario Pezzella - è stata uno Tsunami che ha spazzato via quelle poche certezze che ho
acquisito in quasi 25 anni di avvocatura.
Esiste nel nostro ordinamento giuridico un principio indefettibile che trova il suo ubi consistam nell'art. 3 della Costituzione Repubblicana: il principio di uguaglianza.
Esiste nel nostro ordinamento giuridico un principio indefettibile che trova il suo ubi consistam nell'art. 3 della Costituzione Repubblicana: il principio di uguaglianza.
Nel caso specifico il principio di uguaglianza non può non
ricollegarsi a quello configurato nella Teoria Generale del Diritto:
I casi uguali vanno disciplinati da norme uguali, i casi disuguali da norme disuguali. Mi batterò affinché l'amministrazione comunale
rispetti fino in fondo il principio di uguaglianza, senza se e senza ma ...”
Anche l’ex sindaco Mauro Bertini si sta attivando: quanto prima farà
richiesta di accesso agli atti per capire meglio la vicenda che ha coinvolto lo
storico dirigente comunale e valutare il da farsi.
Luigi De Biase fu assunto al Comune di
Marano il 3 febbraio 1988 con la qualifica di ufficiale amministrativo. Grazie
alle sue capacità professionali è riuscito a far carriera fino a diventare
dirigente a tempo indeterminato. Nel ‘91 vinse il concorso esterno a vice
segretario, gestito dalla triade commissariale (Malvano- Basilone- Canale),
chiamata a governare la città in seguito al primo scioglimento del Consiglio
comunale per infiltrazioni malavitose. Dal 2004 al 2010 ha ricoperto il
ruolo di dirigente a tempo determinato, poi quello di dirigente a tempo
indeterminato.
In molti lo avrebbero visto bene nella veste di sindaco di Marano sia per le
sue competenze amministrative e comunicative (ha sempre avuto un ottimo
rapporto con la stampa) che per le sue capacità diplomatiche di democristiano
nostalgico, come lui stesso si definì in una delle tante interviste concesse al
periodico L’attesa. Per candidarsi, però, sarebbe dovuto andare via da Marano: ha
cercato di farlo in più occasioni, producendo diverse domande presso enti più
prestigiosi senza mai riuscirci.
“Migliorare professionalmente –
dichiarò De Biase a Teleclubitalia, qualche anno fa – ritengo possa rientrare nelle legittime aspirazioni di qualsiasi
professionista, specie in chi come me ha dovuto lottare e superare contrasti
più disparati per raggiungere posizioni di vertice e di prestigio. Sono
iscritto sia nell’elenco regionale degli idonei all’incarico di direttore
generale di aziende sanitarie ed enti del servizio sanitario regionale, sia
all’albo dei direttori generali per il turismo e il commercio. In entrambi gli
elenchi figuro tra i primi sessanta. Certo, nella mia vita professionale non
sono mancati incidenti di percorso, ma ne sono sempre uscito a testa alta. Ho
subito due procedimenti disciplinari, entrambi archiviati; sono stato coinvolto
in un procedimento, a mio avviso poco chiaro, davanti alla Corte dei Conti
insieme ad altri amministratori per una richiesta di risarcimento danni
complessivi di 580mila euro e assolto per improcedibilità, il che avvalora le
mie parole (“poco chiaro”), perciò chi vuole intendere, intenda”.
Luigi De Biase conosce vita,
morte, miracoli e “segreti” di sindaci e amministratori che si sono succeduti
nell’ultimo trentennio. Per divergenze di vedute, si è scontrato con diversi Primi
cittadini. Alla fine, sulla differenza di vedute di carattere amministrativo
gestionale, ha avuto quasi sempre ragione lui, e si sono anche avverate certe
sue “profezie”.
Siamo certi che supererà anche questo
momento difficile. Gli auguriamo di uscirne al più presto.