Marano, spesi 53mila400 euro per il wi-fi gratuito a palazzo Merolla e piazza della Pace mai andato in funzione
Le
tessere con le password, mai distribuite alle utenze, erano conservate in un
armadio del Comune
Per cablare con 30 punti rete palazzo Merolla e per
installare e configurare 4 access point, situati presso il cortile e il
giardino di palazzo Merolla sia in piazza della Pace, furono impegnati circa
53mila400 euro (tra quota capitale e interessi) che il Comune ha finito di
pagare nel 2016 alla Teleleasing di
Milano, la società a cui si fece ricorso. Il Comune, infatti, all’epoca, non fu
in grado, in virtù delle note ristrettezze economiche, di versare i 38mila euro
più iva chiesti dalla Telecom Italia, la società che curò
l’installazione, essendo risultata aggiudicataria della procedura a evidenza
pubblica indetta dalla Consip (centrale acquisti per le pubbliche amministrazioni).
La rateizzazione comportò l’esborso di circa 8mila
euro di interessi. La soluzione che fu scelta all’epoca (dicembre 2010) fu
quella di versare alla Teleleasing,
trenta canoni bimestrali di 1.457, 68 euro più iva, a partire da gennaio 2011. Ma
vi è di più: in un armadio del Comune furono trovate abbandonate, mai
distribuite all’utenza, diverse
centinaia di schede per l’accesso ai punti internet pubblici di Palazzo Merolla
e di piazza della Pace. Della questione schede se ne occupò l’ex assessore
Crescenzo Coppola, il quale, però, non potette più seguire la vicenda, poiché
il sindaco dell’epoca Cavallo si dimise. Le schede, così, rimasero inutilizzate
e quei punti di collegamento non sono stati mai al servizio dei cittadini.
Schede mai utilizzate |