I
fondi europei Pics, se bene utilizzati, potrebbero essere un punto di partenza
importate per il futuro economico della città. Mettere a sistema in un unico
progetto il Castello Monteleone (da
destinare a Museo dell’Arte Contadina, dove fare confluire tutti i reperti
antichi ritrovati sul territorio), invocato dall’ex sindaco Bertini, le belle chiese
della città, i Palazzi Battagliese e Merolla, entrambi da valorizzare (il primo come casa della cultura; il secondo a palazzo dei giovani e dell’imprenditorialità
giovanile, come è scritto nelle linee programmatiche di mandato dell’amministrazione
Visconti), la collina dei Camaldoli, che, con Faragnano e il Parco della
Salandra (se ne chiede l’istituzione attraverso una mozione di indirizzo
presentata dal gruppo l’Altra Marano), potrebbero conferire alla città una
vocazione culturale-turistica, cioè una vera identità economica
Tramontata penosamente l’antica tradizione agricola, “annegata”
nel mare dell’approssimazione la vocazione commerciale, Marano guarda al futuro
cercando una nuova identità economica. La speculazione edilizia (con la
selvaggia espansione abitativa degli anni Ottanta) ha cancellato quasi
totalmente sia la fertile terra sia la ricca tradizione di alcune colture, che
un tempo caratterizzavano in modo esclusivo i prodotti maranesi. Conseguenza
del saccheggio edilizio è stata l’esplosione demografica , a cui si è
accompagnata una caotica, disordinata crescita degli esercizi commerciali. Oggi
che l’agricoltura è ormai un ricordo e che il commercio non è più in grado di
dare risposte, Marano ha bisogno di trovare una nuova vocazione economica. Chi
se ne preoccupa? Su questo punto, bisogna registrare un oggettivo ritardo da
parte dei soggetti politici ed economici della città. I partiti (quei pochi che
sono rimasti) si azzuffano su questioni più o meno marginali, si accapigliano
in dibattiti, discussioni. Ma chi si preoccupa veramente del futuro economico
di questa città? Quello che sembra mancare è una vera discussione su un tema
centrale: quale deve essere il futuro dell’economia maranese? Quale deve essere
la nuova vocazione economica della città? Le ipotesi di lavoro potrebbero
essere impostate stasera nel Consiglio comunale, in occasione della discussione
ed approvazione delle linee programmatiche dell’amministrazione Visconti e
della valutazione della mozione di indirizzo del gruppo di minoranza “l’Altra
Marano” che individua nei progetti Parco della Salandra e Castello Monteleone
quelli a cui destinare una parte dei fondi europei Pics.