Tre componenti del gruppo Calcutta, da sinistra: Italia Livigni, Alessandra Panico, Rosa Di Maro |
Grazie allo spirito di
servizio e umiltà di persone eccezionali che fanno parte del team che opera in
parrocchia, famiglie povere e sofferenti
hanno trovato tanta solidarietà
Ecco i loro nomi: Alessandra Panico (responsabile), Rosa Di
Maro, Italia Livigni, Carmela Liccardo, Paola Marinelli, Maria Cerullo, Antonio
Dubiosi, Giovanna Mauriello, Anna Spagna, Colomba Mele, Anna Guarino, Fiorenza
Gala. Ci scusiamo se ne abbiamo dimenticato qualcuno.
Con Calcutta torna la speranza per anziani e
indigenti
Parrocchia San Giacomo.
La speranza per le persone povere e sofferenti abita qui. Da quattro anni il
gruppo Calcutta, di cui è responsabile la psicologa Alessandra Panico, sta accanto
a loro, fornendo assistenza psicologica e materiale. Il problema degli anziani,
altra nota dolente del tempo che viviamo. Sono tante le disavventure quotidiane:
violenza, perché è un’azione facile contro i più deboli, la pensione che arriva
in ritardo, la pratica da svolgere presso l’Asl o presso i Caf, l’assistenza
sanitaria che spesso è un optional, i medicinali con l’incubo del ticket. E,
poi, l’emarginazione. Anche per loro, finalmente un punto di riferimento, un
segno tangibile per un concreto e reale interessamento proprio in una zona dove le Case di riposo
spuntano come funghi e non sempre assicurano quel trattamento dignitoso e quell’umana
comprensione che l’età richiederebbe. Ma i volontari del gruppo Calcutta, i
nuovi eroi del nostro tempo, si impegnano anche a trovare lavoro, incrociando
le richieste con le offerte. Spesso sono riusciti a soddisfare diverse
esigenze. Chiunque volesse mettersi in contatto con i rappresentanti del gruppo
Calcutta, deve recarsi presso la sala teatrale della Parrocchia il venerdì
dalle 10.00 alle 12.00. Quest’anno
abbiamo assegnato a questo gruppo il “Premio bontà”, perché la bontà si vive
come fanno loro, nella relazione con gli altri che è faticosa, ma anche
entusiasmante. La bellezza salverà il mondo, diceva Dostoevskij. Così come
salveranno il mondo la debolezza e la bontà. Per questo la città di Calvizzano
che noi in questo momento rappresentiamo vi è grata.