Marano, biblioteca delle donne contro la violenza di genere: apre a palazzo Merolla domenica 25 novembre



Una Biblioteca di genere per promuovere e diffondere una cultura di genere volta ad accogliere la bellezza delle differenze. La cultura di genere per debellare stereotipi sessisti , diseguaglianze, pregiudizi e retaggi culturali alla base di ogni forma di violenza e discriminazione.
Una biblioteca popolare realizzata all'interno sportello antiviolenza Le porte di Frida, dedicato a due donne del territorio ammazzate dai loro compagni. Due vittime di Femminicidio Fiorinda Di Marino ed Enzina Cappuccio. Per questo l'inaugurazione sarà anche un momento di riflessione sulle tante storie di violenza accolte in questi mesi-
Attraverso la raccolta popolare dei libri abbiamo realizzato uno spazio sociale a disposizione del territorio.
Un luogo fisico in cui attraverso pratiche mutualistiche porteremo avanti gruppi di auto mutuo aiuto tra le donne che hanno subito violenza e che abbiamo accolto al nostro sportello. Un luogo in cui le donne possano incontrarsi e raccontarsi. Un incontro ed un intreccio tra storie comuni.
Una biblioteca aperta a tutti, in giorni differenti dallo sportello .
Saranno sviluppati laboratori di lettura e autoscrittura. Una biblioteca in cui non ci sarà  il mero scambio di libri ma un luogo in cui una comunità possa ritrovarsi a partire dalla solidarietà delle donne. Un luogo di aggregazione sociale e culturale. La battaglia contro la violenza sulle donne è innanzitutto una battaglia culturale.
Illustreremo il progetto della Biblioteca e dei gruppi di auto mutuo aiuto attraverso la lettura del libro:
L' ALBERGO DELLE DONNE TRISTI . Un romanzo sulla condizione della donna e sul rapporto con la solitudine .
In un'isola del Cile, si trova un particolare “Albergo” dove per tre mesi consecutivi si ritrovano venti donne di età, estrazione e cultura diverse, per condividere con le altre i propri drammi .
L'albergo è di proprietà di Elena, donna forte ed equilibrata, di estrazione ricca e borghese. Militante di sinistra in politica. Medico, specializzata in psichiatria, dopo aver svolto per anni il lavoro nei consultori popolari ha poi deciso comunque di continuare ad aiutare le donne più indifese.
Elena seleziona le sue “ospiti” tenendo solo conto delle sofferenze patite e non guarda mai né la provenienza geografica e né lo status sociale, procedendo essa stessa con i propri fondi per quelle che non possono pagare. 
Il suo obiettivo non è cambiarle ma fornire loro aiuto e consolazione senza giudizi o rimproveri, lontano da amori autolesionistici.
Ogni ora è scandita da qualcosa da fare.
Spirito comunitario, vita di gruppo, solidarietà femminile questi sono i motti di Elena.

Comunicato Associazione Frida Kahlo, la citta' delle Pari Opportunità Marano di Napoli



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