Marono: quando talento e determinazione diventano uno. La dodicenne tennista maranese (frequenta l’Istituto Polo di Calvizzano) è una vera campioncina
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Elena Marono insieme al fratello Carmine, altro piccolo talento del tennis: sono figli di Carlo, maestro di religione calvizzanese, che insegna all'elementare Diaz di Calvizzano |
Inutile…assolutamente inutile, tanto in uno sport come il tennis
tutte le vittorie o le sconfitte…..tutti i tornei disputati fino ai 15 o 16
anni non hanno valore….Giusto Maestri ? SBAGLIATO
Sento e risento questa frase,
quando mi trovo nei circoli di tutta Italia lavorando in campo con i ragazzi e
le ragazze, ogni volta che la sento penso….forse non avranno valore tecnico,
tattico o agonistico ma di certo hanno un valore mentale. Proprio in questi
delicati anni infatti, l’atleta si forma, sia dentro che fuori dal campo e
struttura la sua “immagine di se”, sono proprio questi tornei (anche i Kinder)
che si sedimentano nella mente dell’ atleta e iniziano a lavorare alimentando o
distruggendo un “piccolissima fiamma”. Sono proprio questi tornei che formano
un ricordo inconscio al quale l’atleta inconsapevolmente attinge nei momenti di
difficoltà.
E’ un po’ come quando ti
dicono……” sai io ho paura dei cani…..da piccolo ho avuto un brutta esperienza”
Bene….. è proprio questo il
valore aggiunto, la strutturazione della personalità e del carattere dell’
atleta che viene “calcificata” proprio in questi anni. Ma la mente come
sempre difficilmente “gioca” dalla nostra parte, tenderà a costruire ed
immagazzinare un immagine di se negativa se queste esperienze rievocano ricordi
negativi e la restituirà in campo, durante una gara (ad esempio) quando meno te
lo aspetti.
Lo sa molto bene Eleonora Marono 12 anni, con classifica
4.2 che si diverte a battere le quattordicenni, quelle che tirano forte e
colpiscono duro, non come la vita….ma quasi, quelle che dovrebbero essere di
categoria superiore, ma forse non abbastanza per Eleonora che oggi ha vinto il
torneo al Tennis la Salle di Torre del Greco. Difficile mettere in difficoltà
Eleonora, carattere duro, determinazione ferrea e coraggio nei momenti
decisivi, cose che oggi, nel circuito femminile è molto raro ritrovare. Quando
queste qualità si uniscono in una sola ragazza, gli addetti ai lavori lo
chiamano “talento”…..io lo chiamo…..usare la testa, sia in campo che fuori.
Sono convinto anche io di
quello che state pensando….presto per parlare, poi, dopo….. negli anni si
vedrà…..troppi interrogativi ora. Certo !! Ma il nostro problema è che
abbiamo una tennista che a 12 anni, lascia pochi dubbi !
Si vede dallo sguardo
determinato e concentrato di quando viene ad allenarsi, sui campi della nuovissima
struttura del Tennis Club Pozzuoli, si vede dalle domande che rivolge al suo
maestro Carlo Rombolà, mai una parola di più nè una di meno. Essenziale e
decisiva nei momenti importanti, Eleonora non sembra possedere, quando la
guardi, queste grandi doti caratteriali. Fisico longilineo, sempre composta e
corretta, si rivela però durante il match. Lo sanno bene le sue avversarie che
si sono scontrate contro di lei nel rettangolo rosso del circuito under, ma c’è
un valore aggiunto, una dote innata che Eleonora possiede, forse quasi genetica
oppure acquisita durante la lunga strada per la vittoria……è la capacità di
cadere e rialzarsi ! Quella che in psicologia viene chiamata, ricomposizione
cognitiva, (il cervello dopo un trauma subito è in grado di riprendersi
velocemente, dissociando l’evento precedente e concentrandosi su quello
successivo). Badate bene, questa “dote” non si può insegnare, si può solo
“costruire” da soli in base all’esperienza e grazie alla voglia di non mollare
mai, neppure quando le cose sembrano talmente brutte da essere molto vicini
alla fine…..è proprio li che l’atleta con la sua forza si rivela, è proprio li
che “inizia la salita” ed è proprio li che scopri quanto sei forte veramente.
La nostra grande fortuna e
quella di tutti i genitori, che lasciano che i propri figli pratichino uno
sport a livello agonistico, è proprio questa…..è lo SPORT, è grazie a lui che
tutto questo è possibile, grazie al tennis oggi Eleonora ha imparato una
lezione che le servirà per tutta la vita, ha imparato che anche se l’avversaria
è più grande e colpisce più forte, non importa, perché lei sarà sempre li
…….pronta a rispondere……in campo come nella vita !
Ricordo ancora piccola/grande
Ele il giorno in cui ci siamo conosciuti……mi chiedesti come si fa a vincere
senza paura ? ………Penso che adesso debba dirlo tu a me !
Noi ci vediamo in campo…..perché la lunga strada per la vittoria
è appena iniziata e il meglio deve ancora venire !
Dott. Luca de Rose
Psicologo e Psicoterapeuta
Psicologo dello sport
www.spaziotennis.it