Marano, con l’ingegnere Di Pace all’ufficio tecnico è tornata un po’ di “pace”: e i risultati si sono visti
Di fronte all'ing. Pasquale Di Pace, a partire da sinistra: Susanna Frantina (Rete Commons), Stefania Fanelli (coordinatrice Sinistra Italiana), architetto Elena Mucerino |
Il
lavoro della commissione straordinaria sta dando i suoi frutti, ottimo l’apporto
sia dell’architetto Francesco Pepe, sovraordinato, che dell’architetto Elena
Mucerino, attuale responsabile del Settore Urbanistica
L’ingegnere Pasquale Di Pace, dirigente
dell’Ufficio Tecnico a tempo determinato (il suo incarico termina a fine
commissariamento), nell'arco del suo periodo lavorativo al Comune di Marano ha subito frequenti attacchi giornalistici, al limite dell'accanimento mediatico: un
continuo battage polemico che, a nostro avviso, non meritava per l'ottimo lavoro che ha svolto e sta continuando a portare avanti con abnegazione e professionalità. Non siamo soli noi a pensarla così, ma in tanti. Tra l'altro, i migliori risultati, in questo periodo
di commissariamento, durato finora circa 20 mesi, si sono avuti proprio nel suo
settore, nonostante la carenza di personale e la mancanza di figure
professionali di categoria D. Parte del
merito va comunque ascritto anche agli architetti Pepe e Mucerino. D’altronde, parlano i
fatti. Da gennaio a giugno 2018, la raccolta differenziata ha avuto un
incremento percentuale di 12 punti; è stata messa in esercizio l’isola
ecologica (grande tormento dell’ex amministrazione Liccardo). Ma la lista delle cose fatte è lunga: lavori di manutenzione strade che consentiranno di
rinnovare poco meno del 20% dell’intero sviluppo della rete stradale cittadina (da circa 15
anni non veniva interessata da lavorazioni simili); lavori di manutenzione
della rete idrica cittadina, della Pubblica illuminazione, delle scuole e del
mercato ortofrutticolo; riavvio dei lavori di completamento del secondo
lotto del cimitero, per i quali si prevede nei prossimi mesi anche la consegna
dei loculi, al termine di un complesso iter tecnico-amministrativo; completamento dei lavori riguardanti la caserma dei carabinieri; attività in
tema di abusivismo con la presa in possesso di numerosi beni acquisiti al
patrimonio comunale (capannone di via Padreterno, capannone di via Vallesana,
ex ristorante “Cerasella” di via Recca, ex Cioccolateria isola ecologica), con
l’adozione dei provvedimenti preordinati al recupero dei canoni di occupazione
e allo sgombero degli edifici comunali (via Platone, via San Rocco, via
Sant’Agostino 8, mercato ortofrutticolo) e con la cessazione ordinata di
numerose attività commerciali sprovviste di titoli autorizzatori; alienazione
dei beni disponibili per un valore di circa un milione di euro euro; assegnazione di un bene confiscato; attività istruttoria svolta di concerto
con la Città Metropolitana finalizzata alla redazione del Piano urbanistico (i
commissari hanno deliberato le linee guida); attività di controllo a campione
svolta sulle pratiche di condono, accompagnata dall’introduzione di misure
organizzative quali il conto corrente dedicato per il pagamento degli oneri di
urbanizzazione e l’istituzione di un gruppo di lavoro esterno dedicato alle
6 mila pratiche accumulatesi negli anni; attività relativa al PIP (Piano
insediamento produttivo) che ha condotto ad una completa revisione degli atti
tecnici ed amministrativi, alla proposizione delle contestazioni
all’Amministrazione giudiziaria, alla quantificazione del danno subito
dall’Amministrazione per i vizi e le difformità connesse all’intero iter, e
alla realizzazione dei lavori necessari per la transitabilità.