Calvizzano, “niente scuola” per due bambini con difficoltà: all’elementare Diaz non ci sono posti. L'odissea della signora Migliaccio

Istituto suore via Ritiro frequentato fino a quest'anno dai figli della signora Migliaccio

Ma c’è qualche soggetto istituzionale che abbia preso a cuore la situazione della signora Giuseppina Migliaccio che non riesce a iscrivere in quinta elementare i due figli gemelli con gravi problemi di asma allergica, con difficoltà di linguaggio e apprendimento scolastico? Alla Diaz non ci sono posti, la scuola privata Agliata non ha posti, allora qualcuno vuole consigliare a questa povera donna cosa deve fare? Le soluzioni pilatesche non servono, occorrono i fatti. E’ mai possibile, come ci ha riferito la signora Migliaccio, che solo l’impiegato comunale Giacinto Trinchillo dell’Ufficio Pubblica Istruzione, sta cercando, seppur con grandi difficoltà, di risolvere il problema? C’è da crederle? Problema sorto da quando suor Antonella,  direttrice dell’Istituto Madonna del Buon Consiglio di via Ritiro, alcuni mesi fa ha annunciato la chiusura definitiva della scuola elementare. Tutti i genitori dei circa 20 bambini rimasti fuori hanno trovato  una sistemazione per i loro pargoletti, tranne la signora Migliaccio che sta vivendo un’autentica odissea per i suoi due gemelli (un'altra figlia della signora ha trovato posto in terza sempre all'elementare Diaz)   .  
Eppure nell’articolo 34 della Costituzione è scritto a chiare lettere che “La scuola è aperta a tutti”.  Forse qualcuno dimentica che “Nessuna scuola può rifiutare, neppure per motivi tecnico-logistici, l’iscrizione di un alunno con problematiche di salute”.   
Ci risulta che in Emila Romagna i bambini con difficoltà linguistica abbiano addirittura un accesso privilegiato alla scuola, per superare l’handicap culturale. Eppure siamo in Italia, non in Germania o nei paesi Scandinavi, dove tutti i tipi di diritti vengono rispettati alla lettera.   



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