Calvizzano, il manifesto della razza secondo l’attivista del Pd Pasquale Musella



È certamente indegno non prestare soccorso o soltanto solidarietà a chi soffre una condizione peggiore della nostra”

Esistono foto che hanno fatto la storia, quelle che hanno immortalato per sempre eventi, fatti, visi e persone che non dimenticheremo più. Poi ci sono foto che sono care a noi e che conosciamo noi soltanto, i cosiddetti ricordi privati. Oggi però, nell’era della comunicazione globalizzata e tecnologica esiste una terza via, foto che impressionano per la loro bellezza plastica del contenuto e il loro messaggio accattivante capace di fare tendenza. È il caso di questa bellissima foto che ha scattato Pasquale Musella (uno dei fondatori-gestori del gruppo social Agorà Calvizzano e componente del direttivo della sezione locale del Partito democratico). In questi giorni la nazione si lacera tra quelli che dicono: “Prima gli italiani” e quelli che affermano (come Pasquale) il valore universale della solidarietà e dell’amicizia tra le culture e i popoli di tutto il mondo. Poi, le questioni per così dire, collaterali vengono dopo. È certamente indegno non prestare soccorso o soltanto solidarietà a chi soffre una condizione peggiore della nostra. In questa foto di rara bellezza, due bellissimi bambini comunicano la loro grande superiorità intellettuale rispetto a noi adulti, malati di “Spread”, di “italiani e stranieri” di “regolari e clandestini” e di politica urlata. Loro, perfettamente a proprio agio, magnificamente miscelati in un doppio miracolo che discosta lo sguardo dalla loro pelle per vedere il sortilegio di due bimbi assorti, amici, innamorati del calcio, uniti nella loro passione, nelle loro emozioni e solo questo conta per loro, a differenza nostra, che rispettiamo un nero solo se si chiama Koulibaly, solo se è ricco o potente come un Obama. I bambini sono di spalle, ma possiamo osservare nella loro tranquilla solitudine, la rara grandezza di un sorriso che fonde le loro anime. Non chiedete mai a questi bimbi chi è il bianco e chi è il nero, non ve lo diranno, perché non lo sanno. Non c’è dubbio, Pasquale Musella ha riscritto il “Manifesto della razza” che esiste, ed è superiore, è quella dei bambini, razza sicuramente al di sopra delle nostre miserie da adulti, corrotti da paure e pregiudizi.
Enzo Salatiello

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