“Ignazio se la faceva a Marano”: trascorsi 7 anni dalla presentazione del libro del calvizzanese Visconti
Antonio Visconti con sua moglie |
La presentazione del
libro “Ignazio se la faceva a Marano”,
scritto dal calvizzanese Antonio Visconti, avvenne il 22 gennaio 2011, presso
la Sala Cavallo (c’erano poche persone) sotto i porticati del Comune. Non
intervennero il sindaco di Calvizzano, Giuseppe Granata e l’assessore alla
Cultura dell’epoca, Pasquale Napolano, nonostante fossero stati invitati telefonicamente,
come ci riferì Angelo Marra, curatore della manifestazione. Forse perché il
convegno si svolse a Marano, e non a Calvizzano,
paese natio dello scrittore?
“Al di là delle polemiche – affermò Angela Mallardo, giornalista e
scrittrice - il libro è veramente
interessante, pertanto consiglio di comprarlo sia perché costa appena 10 euro
sia perché si legge tutto d’un fiato. E’ uno spaccato della vita a cavallo tra
gli anni sessanta e inizio anni settanta, dove l’autore, attraverso i suoi
ricordi d’infanzia e le immagini pittoresche del boom economico italiano a
Calvizzano, fa un profilo di quelli che sono i costumi del popolo, dando una
caratterizzazione divertentissima ai vari personaggi. Al centro i valori che
stanno, purtroppo, man mano scomparendo, per cui, a mio avviso, il testo
potrebbe essere portato nelle scuole, ma anche in teatro”.
Nel libro, edito da
Graus, ciascun racconto è a sé. Si apre e si chiude come un cerchio compiuto,
senza sbavature, senza strascichi: pulito nella sua essenzialità.
“In tal senso – si legge nella prefazione della professoressa Carla
Di Bert – semplici aneddoti che
potrebbero essere liquidati in poche righe e che di per sé non hanno nulla di
eccezionale nella loro quotidianità (l’acquisto di scarpe nuove, il battesimo
con il lancio di monetine, il trasporto della legna su un carretto, l’acquisto
dal salumiere di un panino con la mortadella) si rimpolpano, come un piccolo cesto
d’uva, con dettagli e particolari che rendono il fatto narrativo accattivante
per l’immaginario collettivo”.
Bio di Antonio
Visconti scritta nel 2011, con relativa intervista che gli facemmo all’epoca
Antonio Visconti,
autore del suo primo libro, “Ignazio se la faceva a Marano”, è del 1954: è
sposato con un’austriaca, ha tre figli e due nipoti e vive a Tarvisio
(provincia di Udine) dal 1973, da quando, ad appena 19 anni, ha lasciato
Calvizzano. Visconti ha una sorella e altri due fratelli, tra cui Raffaele, ex
segretario della sezione calvizzanese del partito comunista italiano. Ha sempre
fatto il commerciante: ha uno stand al mercato di Tarvisio, dove vende profumi.
E’ un’autodidatta, in quanto ha conseguito solo la licenza media, ma,
nonostante tutto, ha un’esposizione scorrevole: si esprime in modo chiaro ed
efficace, usando un lessico ricco e appropriato.
“Non scrivevo – dice – da
circa quarant’anni: ho ripreso a farlo, quando ho elaborato il libro. Ho letto,
però, tantissimo e continuo a farlo: conosco a memoria quasi tutti i libri di
Peppe Lanzetta”.
Come ha trovato la sua
Calvizzano a distanza di tanti anni?
“Sono partito che aveva poco più di 5mila abitanti – continua – adesso sono più che raddoppiati, ma il paese
è cambiato poco”.
Si sente più
napoletano o friulano?
“La mia napoletanità la porto sempre appresso, ma soprattutto nel cuore:
sono partito che ero tifoso della Juve, ma, dopo due settimane di permanenza a
Tarvisio, sono diventato un supporter sfegatato del Napoli”.
Vorrebbe ritornare
definitivamente a vivere nella sua Calvizzano?
“Ci penso continuamente, ma è mia moglie che non vuole”.