La
saggezza dei vecchi è un valore da non disperdere
Poche righe per non annoiare i lettori. Son più di
trent’anni che leggo gli editoriali del fondatore ed ex direttore de “la
Repubblica”, Eugenio Scalfari, e mi sono quasi sempre trovato in sintonia con
il suo pensiero: l’unica esternazione che non ho condiviso è stata quella fatta
nella trasmissione di Giovanni Floris “Dimartedì” su La7, quando ha detto “Tra Berlusconi e Di Maio scelgo il primo”.
Pur non essendo un grillino (il grillismo è un
fenomeno da non sottovalutare, anzi da rispettare), ritengo che Di Maio non
potrebbe mai fare peggio di quello che ha fatto Berlusconi tutte le volte che ha governato la nazione fin
dal 1994, quando decise di fare politica. Torniamo alle esternazioni di Carlo De
Benedetti, noto industriale, fatte a “Otto e Mezzo”, la trasmissione di Lilli
Gruber: “Eugenio è molto anziano, non più
in condizione di rispondere… Parli di Draghi, del Papa, di cose di cui si
diletta. Con me è stato assolutamente ingrato”.
Ha fatto benissimo il comitato di redazione del più
grande quotidiano nazionale a respingere tutte le accuse nei confronti di
Repubblica e di Eugenio Scalfari.
Scalfari è, a mio avviso, un editore e un
giornalista da venerare (alla stessa stregua del grande Indro Montanelli), per
quello che ha fatto, per le grandi battaglie che ha sponsorizzato, per quello
che ha scritto e continua ancora a scrivere, nonostante i suoi 93 anni, ma con una mente ancora lucidissima.
Voglio ricordare al
signor De Benedetti, quasi 84enne, che la saggezza dei vecchi è ancora un valore da non disperdere.
Mimmo Rosiello