Viva Calvizzano!


Al sondaggio promosso su “Sei di Calvizzano se…” mi sono astenuto, avrei voluto votare “No” con tutto il cuore, ma qualcosa mi ha trattenuto. Sarà stata forse  la costatazione amara del poco attaccamento dei calvizzanesi alla casa comune, il senso di appartenenza sempre molto poco presente nello spirito dei cittadini di questo paese. 
Lo dimostra il fatto che praticamente a Calvizzano non esiste associazionismo (se non farlocco) ma questo non perché manca chi propone ma manca chi partecipa. I calvizzanesi stentano maledettamente a riconoscersi comunità, un sintomo concreto di questa tesi è stato il family day di domenica 15 ottobre, un evento aperto a tutti con pranzo e animazione gratis, eppure le coppie nuove erano quasi tutte non di Calvizzano: il “Gruppo Cana” (gruppo parrocchiale delle famiglie) è composto da oltre cento coppie di cui una sostanziale parte proviene dai paesi limitrofi.
Ora voglio dire…. Cari concittadini, con tutta la buona volontà del mondo stento a credere che tanti di voi abbiate avuto cose più importanti da svolgere domenica scorsa, quindi se non vi accorgete voi di cosa avete sotto il naso, come potete pretendere che qualcuno renda migliore il vostro paese?
Anche se alle prossime elezioni venisse eletto il miglior amministratore del mondo, riuscirebbe a ben poco in un paese che non si riconosce come comunità, il massimo del risultato che potrebbe ottenere sarebbe un paese di morti in cui i servizi funzionano meglio.
La libertà è partecipazione” cantava Giorgio Gaber… e non solo la libertà aggiungo io, ma anche la felicità e la qualità della vita.
Quindi se c’è qualcosa che non vi piace alzate le chiappette dai vostri divani e togliete le dita dalle vostre tastiere e dai vostri smartphone se servono solo per criticare o peggio per  “chiaitare” i fatti vostri e soprattutto amputatevi l’indice se lo usate solo per puntarlo contro qualcuno che ovviamente non siete voi nè chi vi è simpatico.
Senza solidarietà e condivisione anche un paese con tasse bassissime e servizi perfetti sarebbe un inferno.
Il male atavico di Calvizzano è l’apatìa dei propri abitanti e le amministrazioni incapaci ne sono la diretta conseguenza. Questa mia non vuole essere una critica distruttiva ( ne siamo già pieni) ma uno sprono ottimistico…Calvizzano: talitakum, direbbe un mio carissimo amico.

Gennaro GB Ricciardiello





Giorgio Gaber: La Libertà è partecipazione


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