L’evasione fiscale
dei tributi locali è ancora alta, ma poco si sta facendo per combatterla. La
lunga rateizzazione (fino a un max di 10 anni) delle imposte non pagate concessa
ai cittadini sta sicuramente dando i suoi frutti, facendo entrare denaro
liquido nelle casse dell’ente, ma non basta, poiché oltre il 30 per cento dei
cittadini non pagherebbe le bollette tari, mentre per quelle dell’acqua la
percentuale di evasione sarebbe addirittura superore al 40 per cento. L’ex
sindaco Salatiello si era mosso nella direzione giusta, pensando di affidare a
una delle società abilitate a fare gli esattori delle tasse, il servizio di
accertamento, verifica, riscossione volontaria e coattiva di tutte le entrate
comunali, tant’è che nel consiglio comunale del primo giugno scorso venne
approvata la relazione prevista agli art. 34 e 20 del decreto legge 179/2002,
un atto propedeutico alla privatizzazione del servizio tributi comunali.
L’amministrazione scartò sia la gestione
in house (diretta), non disponendo delle necessarie risorse umane e strumentali
che quella mista con selezione del socio privato mediante gara a doppio
oggetto, optando per una privatizzazione vera e propria, la cui scelta del
concessionario dovrà avvenire mediante procedura di gara aperta. Spetta
al responsabile del Servizio Finanziario e Tributario, Salvatore Sabatino,
approntare tutti gli atti gestionali. Quando lo farà?
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