Calvizzano, ll revisore dei conti mette in guardia l’amministrazione: “difficile sostenere il pagamento di nuove rate di mutui”
Il revisore dei conti Danilo Lettera |
Nell’arco del 2017 il Comune non potrà contrarre
nuovi mutui, oltre a quello di 450mila
euro, già acceso con la Cassa Depositi e prestiti per pagare la seconda
rata (la prima ammonta a 400mila euro) dei soldi spettanti ai proprietari dei
terreni di via Pietro Nenni, espropriati per realizzare la villa Comunale. Non
perché l’Ente non abbia capacità di indebitamento, anzi ancora discreta, ma perché
sarebbe difficile sostenere il pagamento di ulteriori rate, in quanto, stando
al quadro economico-finanziario emerso, potrebbero subentrare problemi di cassa,
cioè mancanza di liquidità. Queste cose, non ce le siamo inventate così, ma le
scrive il revisore dei conti, Danilo Lettera, nel parere allegato al bilancio
di previsione 2017, approvato nel Consiglio comunale del 31 marzo scorso. Ma cerchiamo
di capire meglio perché il revisore mette in guardia l’amministrazione
comunale.
Il problema è sempre lo stesso ed è quello che hanno un po’ tutti i Comuni
della provincia di Napoli: difficoltà di riscossione delle entrate
Tante persone continuano
a non pagare tasse e tributi, ma, nonostante tutto, si è fatto ben poco per
combattere il fronte dell’evasione. Ultimamente, per incentivare gli utenti a
saldare i debiti pregressi, non andati ancora in prescrizione,
l’amministrazione ha deciso di concedere una lunga rateizzazione dei tributi
comunali (fino a 10 anni, in casi particolari), affidando a una società esterna
(la Brema di Quarto) il compito di inviare gli avvisi bonari a casa degli
utenti non in regola, i quali, se non salderanno i loro debiti, riceveranno gli avvisi di accertamento
(contestazione in merito all’adempimento) che rappresentano l’anticamera della
riscossione coattiva. Alcuni anni fa la Corte dei Conti fece già presente al
Comune di adoperarsi per mettere in campo i provvedimenti necessari per il
miglioramento delle procedure di riscossione, “evitando di adottare
provvedimenti di facciata”.
La mancanza di soldi
liquidi in cassa, per lo svolgimento di determinate prestazioni o per il
pagamento degli stipendi, ha fatto sì che si ricorresse, specialmente negli
anni antecedenti al 2013, continuamente alle anticipazioni di tesoreria (una
sorta di scoperto bancario), con relativa mancata copertura entro l’anno, il
che faceva lievitare in maniera esponenziale gli interessi passivi da
pagare al tesoriere comunale (Geset). Bisogna ammettere che l’attuale
amministrazione, da settembre 2013, non
ha fatto più ricorso all’istituto delle anticipazioni di tesoreria, con
abbattimento dei relativi interessi. Adesso, però, potrebbe riavvicinarsi
questo spettro. Perciò il revisore dei Conti mette in guardia l’amministrazione
, scrivendo a chiare lettere che con la contrazione di ulteriori mutui, fino a
quando non verrà messo in piedi un efficace progetto di recupero delle tasse e
dei tributi evasi, atti a ripristinare una corretta gestione finanziaria, si potrebbe incorrere nel deleterio meccanismo
di anticipazione di cassa.