Calvizzano, isola ecologica: dall’approvazione del progetto definitivo trascorsi oltre otto anni e ancora non apre al pubblico. Commessi molti errori e leggerezze
A Calvizzano non esiste un’opera pubblica, anche la
meno complessa, che sia andata in funzione nei tempi programmati. Il problema grave
è che l’inaugurazione non slitta di
qualche mese, cosa ancora accettabile, ma, spesso, il ritardo si aggira
mediamente intorno ai 4-5 anni. Quando si è convinti che sia arrivato il
momento di aprire l’opera al pubblico spunta sempre l’ennesimo inconveniente.
Troppi gli errori e troppe le leggerezze commesse in questi anni. Il Centro
raccolta è un’opera pubblica pensata e conclusa ai tempi dell’amministrazione
Granata: dall’approvazione del progetto definitivo (14 ottobre 2008) alla
conclusione dei lavori, appaltati a inizio 2010, trascorsero due anni. Non bastarono altri due
anni, in quanto Granata fu mandato a casa a fine ottobre 2012, per farla aprire
al pubblico. All’epoca a impedirne l’apertura non fu il problema degli scarichi
poiché, da quelle parti, la rete fognaria era inesistente. Il progetto
esecutivo, infatti, prevedeva un sistema chiuso di raccolta delle acque,
formato da vasche interrate , pozzetti di separazione e fossa biologica a
svuotamento periodico. Poi, sempre ai tempi di Granata, iniziarono i lavori
fognari finanziati con i fondi europei del “Parco Progetti”, nell’ambito dei
quali fu realizzata anche la rete fognaria di via San Pietro compreso il tratto
prospiciente il Centro raccolta. Visto che il certificato di collaudo dei
lavori della nuova rete fognaria fu approvato dall’Ufficio tecnico il 10 dicembre
2015 (determina 175), perché non si decise già in quel periodo di avviare le
procedure per il collegamento del sistema di raccolta delle acque di scarico
del Centro raccolta alla rete fognaria di via San Pietro? Al di là dei tempi
biblici, la cosa più grave è che in questo paese manca la politica, di
maggioranza e di opposizione, manca la voce dei cittadini, intanto gli errori
aumentano e passano in silenzio. E’ mai possibile che a nessuno è venuto in
mente di presentare qualche interrogazione, qualche mozione da discutere in
Consiglio comunale sulla questione mancata apertura dell’isola ecologica, oppure
di organizzare una manifestazione di protesta pacifica davanti al Centro
raccolta?