I
Carabinieri del Comando Politiche Agricole e Alimentari,con l’ausilio dell’Arma territoriale, hanno controllato
50 operatori del commercio all’ingrosso delle province di Roma e Napoli. I
militari hanno individuato e sequestrato circa 1,5 tonnellate dipesce, mancante dell’etichettatura e della
documentazione di “filiera” normativamente previste, in violazione delle norme comunitarie
e nazionali che stabiliscono i principi
ed i requisiti generali per la sicurezza alimentare.
L’azione del Reparto
specializzato dell’Arma, a presidio di beni essenziali di largo consumo, ha
scongiurato che finissero sulle tavole dei cittadini alici, cernie, gamberi,
merluzzi, spinarelli, triglie, pesce spada e pesce sciabola, di cui si sconoscono
la data di cattura, le modalità di conservazione e la provenienza geografica, potenzialmente
dannosi per la salute anche sotto il profilo igienico-sanitario.
I controlli
straordinari proseguiranno a tutela dei consumatori a cui viene consigliato di
porre attenzione all’etichettatura dei prodotti alimentari, verificando, in
particolar modo, ingredienti e coadiuvanti tecnologici che potrebbero creare
allergie o intolleranze, termine minimo di conservazione o data di scadenza, paese d’origine o luogo di
provenienza.Una corretta informazione presuppone che l’etichettatura sia il
più possibile appropriata e che risponda ai requisiti di legge (tra cui il Reg.
Ce 1169/2011), per
consentire ai agli utenti di compiere scelte consapevoli in relazione agli
alimenti che consumano e di evitare qualunque pratica in grado di indurre in
errore, al fine di prevenire azioni ingannevoli.
Comunicato stampa