E’ don Paolo il personaggio dell’anno


Perché don Paolo? Misericordia, gioia, umiltà, obbedienza, fraternità e amore. Tutto questo don Paolo ha deciso di continuare a testimoniare come sua missione in questa società, che sempre più sta sentendo il bisogno di invertire la rotta per incamminarsi verso il sano spirito francescano.
Anche per don Paolo, dunque, il primo amore non si scorda mai. A gennaio andrà via da Calvizzano. Ritorna a essere frate francescano, dopo la lunga pausa di riflessione nelle vesti di sacerdote: più precisamente, come vice-parroco della chiesa “Santa Maria delle Grazie”.
Alla fine la “ri-chiamata” di San Francesco è stata più forte. È proprio vero: la vocazione francescana non fa sconti, quando l’abbracci non ne puoi fare più a meno.

Ha 41 anni, è di San Giorgio a Cremano, ma vive nella canonica della parrocchia San Giacomo. Prima di diventare sacerdote  è stato frate francescano e ha vissuto una lunga esperienza nell’ordine dei frati minori anche nel convento Santa Maria degli Angeli di Marano. E’ uno sportivo, un super tifoso del Napoli, e ha anche grande senso dell’humor. Non è un sacerdote star alla don Mazzi, per intenderci, ma una persona umile che fa il suo lavoro in silenzio: è molto amato, soprattutto dai giovani. Ogni ulteriore considerazione è superflua. La comunità calvizzanese è orgogliosa di averlo avuto come guida spirituale. Lui e don Ciro hanno costituito una coppia formidabile: attraverso le numerose iniziative messe in campo, hanno ridato entusiasmo e speranza a tutti coloro che gravitano intorno alla parrocchia di Calvizzano.


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