Calvizzano. Non consegnati gli atti di Consiglio comunale entro le 48 ore previste, l’opposizione insorge
I consiglieri di minoranza continuano a essere
trattati come “pezze da piedi”. Calpestati ancora una volta i loro diritti di
oppositori: ai tre rimasti (Sequino, De Vito e D’Ambra) non vengono consegnati gli
atti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di mercoledì prossimo, entro
le 48 ore previste.
“E’ grave – afferma Michele D’Ambra – che queste
cose, in spregio alla normativa, continuino a verificarsi ed è ancor più grave
che il Consiglio comunale venga convocato di mattina, quando sanno tutti che
non posso assentarmi al lavoro”.
“Poi il sindaco ha sempre da ridire su tutto – aggiunge Biagio
Sequino, che ha protocollato una missiva di protesta indirizzata al presidente
del Consiglio, Antonio Mauriello e alla
segretaria comunale – , anzi va su tutte le furie quando poi mi rivolgo alle
sede competenti, compreso la Procura della Repubblica, per far valere i miei
diritti. Ma chi ci tutela come minoranza?
E’ l’ennesima volta che i punti presentati dalla collega De Vito e dal
sottoscritto vengono inseriti all’ordine del giorno come integrazione. Dietro
questa strategia politica da “paesuccio” c’è sempre lui, lo zar Salatiello, il
presidente che obbedisce e la segretaria comunale che non fa rispettare i
nostri diritti”.