Da destra verso sinistra, Vellecco, Santopaolo, Trinchillo |
Dopo la smentita di Antonio Di Marino, il quale ha
tenuto a ribadire che lui, attualmente, si ritiene un fedelissimo del sindaco
Salatiello, cancellando tutte le illazioni fatte finora sul suo conto, ci
aspettavamo anche le ritrattazioni di Giuseppe Santopaolo e di Vincenzo
Trinchillo, consiglieri di maggioranza un po’ “sui generis”. Non sono arrivate.
Riteniamo che sia un bene per la democrazia, poiché, contrariamente, avrebbero potuto
dare adito a tanti sospetti, tra cui quello dell’esistenza di un clima di seria
preoccupazione, dove prevarrebbe il diktat di un uomo solo al comando.
D’altronde, l’appiattimento della discussione in seno alla maggioranza,
specialmente a Calvizzano dove l’opposizione ha deposto armi e bagagli,
favorirebbe il dominio del “pensiero unico” e questo non sarebbe un bene per il
paese.
Ma all’interno della maggioranza, tranne tre-quattro
“integralisti del pensiero conveniente”, che devono tutto a Salatiello (stipendio,
popolarità, qualche privilegio, eccetera…)
di scontenti ce ne sarebbero diversi, solo che avrebbero “paura” di
uscire allo scoperto. A nostro avviso, uno di questi potrebbe essere il
presidente del Consiglio, Antonio Mauriello, che, dopo la batosta dello
stipendio decurtato, svolgerebbe il suo delicato e fondamentale ruolo
istituzionale, rimettendoci economicamente. D’altronde, Mauriello, da politico
navigato e da professionista preparato, ha sempre nutrito la velleità di
candidarsi a Primo cittadino. Solo che non ha mai osato. In quest’area si
starebbe cercando il nuovo leader da contrapporre alle prossime amministrative
a Salatiello. Fantapolitica? Staremo a vedere.