Servizio di bollettazione e spedizione saldo Tari, altri 9mila euro al Centro Poste Italia di D’Errico

Per spedire 10mila avvisi di pagamento della Tari, il Comune, nel 2015, ha speso oltre 18mila euro. A Marano, per una somma  inferiore, ne sono stati inviati 46mila    

Affidato  al Centro Poste Italia di Giuseppe D’Errico anche il servizio di bollettazione e spedizione  del saldo della Tassa sui rifiuti Tari, per 9.089,61 euro iva compresa. A giugno, per la stessa cifra, al Centro di poste private calvizzanese fu affidato il servizio di bollettazione e spedizione dell’acconto tassa sui rifiuti, per aver presentato l’offerta più bassa rispetto ad altre due ditte interpellate dal ragioniere capo Salvatore Sabatino: la Mail Express Poste private s.r.l. con sede a Mosciano Sant’Angelo (provincia di Teramo) e Posta Express con sede a Pozzuoli. Insomma, in un anno, tra acconto e saldo, sono stati spesi oltre 18mila euro. Si poteva risparmiare? Sicuramente, bastava indire una procedura aperta al prezzo più basso per la selezione del contraente, così come è stato fatto a Marano, dove la spedizione di ogni plico è costato 0,31 euro, contro gli 1,80 euro di Calvizzano. A Marano, infatti, il prezzo posto a base d’asta è stato di 0,70 euro a plico: hanno presentato l’offerta 16 ditte, di cui 2 non ammesse. Ha vinto la Integrata Sas di Pennacchio Luigi con un’offerta di 0,31 euro per il servizio di stampa, imbustamento e recapito degli avvisi di pagamento Tari. Ecco le altre ditte partecipanti e in parentesi le varie offerte: Soluzione Campania S.C.R.L. (0,38 euro); Tompie SRLS (0,50 euro); Poste Italiane S.p.A. con socio unico (0,57 euro); Mail Express Poste Private S.R.L (0,57 euro); Citypost S.P.A. (0,62 euro); Gruppo La Nuova Posta (0,69 euro); HYA SRL (0,67 euro); Imbalplast SRL (0,57 euro); CKC Group SRL (0,48 euro); CRC POST SRL (0,50 euro); MAILPOST ITALIA di Sferlazza Simone (0,55 euro); E.P. di Pacilio Pierluigi (0,46 euro); IRISCO (0,61euro).   
In pratica, per la spedizione di 23mila avvisi di pagamento, Marano ha speso 8mila900euro iva compresa, mentre a Calvizzano per 5mila plichi (quasi la quinta parte di quelli inviati da Marano) sono stati spesi oltre 9mila euro iva compresa. Tutto regolare? L’amministrazione ha esercitato la funzione di controllo?
Un’ultima considerazione. Va sottolineato che i nostri articoli, ma anche l’intervento in Consiglio comunale sulla questione bollette Tari del consigliere di minoranza Biagio Sequino,  probabilmente, avranno sortito effetto positivo, visto che a giugno 2014 lo stesso servizio (acconto tari), affidato sempre al Centro Poste Italia, costò circa 16mila euro (13mila euro più iva) invece dei 9mila euro attuali e i contribuenti erano di meno: 4600 contro i 5mila di quest’anno.  E’ vero che  era prevista anche la contabilizzazione e la rendicontazione delle somme riscosse, ma si tratta di due operazioni che potevano benissimo essere esplicate dal personale comunale, come, infatti, fu poi fatto per il saldo Tari di dicembre 2014.


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