Il parroco di Calvizzano accanto al cardinale Sepe |
Riproponiamo l’articolo
pubblicato il 29 dicembre 2014
Le motivazioni. Un prete moderno molto
amato dalla sua comunità. E’ seguito da migliaia di fedeli, tra cui centinaia
di giovani. Ha sempre una parola di conforto per tutti. Con lui la Parrocchia è
diventata un autentico baluardo di legalità. Ma al di là delle qualità morali,
abbiamo deciso di assegnargli la palma di uomo dell’anno, per le
tantissime iniziative che ha sfornato nel 2014
Cena per i poveri
Ha terminato l’anno alla grande, organizzando un evento di
solidarietà nella chiesa Santa Maria delle Grazie di Calvizzano che passerà
alla storia locale. Una cena per i poveri alla quale hanno partecipato più di
350 persone indigenti.
Colonia estiva
La colonia estiva, durata tutto il mese di luglio, è stato il momento clou,
poiché nel progetto “Villagio di Dio, Estate ragazzi 2014- Piano terra” sono
stati coinvolti più di 600 tra ragazzi, bambini, giovani di Calvizzano e circa
100 volontari.
Fratelli Tufo, gemelli anche nella lotta
Don Ciro Tufo, insieme al fratello gemello Giuseppe, anche lui prete nonché
parroco della chiesa San Francesco D’Assisi di Villaricca hanno fatto fronte
comune con altri prelati del decanato, per promuovere iniziative utili contro
l’avvelenamento delle nostre terre.
Contro l’inceneritore e il proliferare dei ripetitori
Si è schierato in prima linea prendendo posizione
contro l’inceneritore che dovrà sorgere a Giugliano. Al nostro blog don Ciro
dichiarò: “chi uccide la natura è contro Dio”. Si fece pure
promotore di un meeting sull’ambiente al quale furono invitati il sindaco, i
medici di base di Calvizzano e il noto oncologo del Pascale, Antonio Marfella.
E’ stato a fianco dei cittadini scesi in piazza per dire no al settimo
ripetitore a Calvizzano; in quell’occasione ha dichiarato al nostro giornalista
che lo ha intervistato: “coloro che affittano attici e terreni vicini alle abitazioni
per installare ripetitori, dovrebbero farsi un serio esame di coscienza”.
Oratorio
Ha fatto ristrutturare l’oratorio facendolo diventare
un centro pastorale parrocchiale, luogo di preghiera, accoglienza e formazione
per i sacerdoti. La struttura è finalizzata alle attività di catechesi e di intrattenimento
per i giovani (e meno giovani) e si compone di tre aule per il catechismo, di
una sala multimediale, una sala mensa e altre sei stanze. Il rifacimento è
costato circa 350mila euro, di cui 150mila sono stati finanziati dalla Cei
(conferenza episcopale italiana). La parte di competenza della parrocchia è
stata finanziata dai fedeli stessi, che si stanno autotassando mensilmente per
coprire il debito contratto.
Ristrutturazione chiesa
Ha raccolto circa 130mila euro (offerte dei fedeli) che sono stati
utilizzati per il consolidamento statico della chiesa. Un funzionario dell’Enel
di Calvizzano, conoscendo e apprezzando l’alto valore morale del prelato, ha
messo a disposizione della chiesa la sua professionalità.
Altre iniziative
Ha organizzato la lettura dei 10 comandamenti. Con la Caritas sta facendo
un lavoro pregevole, per tendere una mano a tutti coloro che ne hanno bisogno.
Tira soldi di tasca sua per garantire un’estate migliore a tutti quei ragazzi
che non possono permettersi la villeggiatura. Quest’anno le attività
settimanali in parrocchia si sono arricchite di tanti altri eventi: corsi di
vela, di Kung-fu, di calcetto, di taglio e cucito, di teatro e di
canto, doposcuola ragazzi, Centro ascolto con la consulenza di 5 psicologi, e
perfino la realizzazione di un giornalino parrocchiale. Don Ciro non ama
definirsi né prete di frontiera né prete anticamorra, anche se il coraggio non
gli manca: sicuramente attraverso le sue azioni ci palesa quotidianamente cosa
significhi amare il prossimo e cosa sia davvero la chiesa. “Insieme ad altri
preti tenaci sfidano, per dirla alla Saviano, il potere con umiltà,
facendo semplicemente la scelta giusta senza temerne le conseguenze. Uomini
protetti dalle loro coscienze e da una comunità di fedeli che si aggrappa a
loro come ultima possibilità di vita. Dopo, solo l’abisso”.
In Parrocchia nuovi proseliti, ma ritornano anche quelli che si erano
allontanati
“La Chiesa deve tornare e restare in mezzo al mondo
moderno, libero, molteplice dai mille volti e dai mille imprevisti. Solo così
potrà evangelizzare, non chiudendosi come in una fortezza con una mentalità da
Reconquista (termine spagnolo del 16° secolo per indicare le guerre
combattute contro gli arabi dai regni cristiani della penisola iberica)”.
Ecco il grande messaggio lanciato recentemente da Papa
Francesco e messo in pratica da Padre Ciro, perciò la chiesa di Calvizzano fa
sempre nuovi proseliti. Basta pensare che alla lettura dei 10 comandamenti
hanno assistito migliaia di fedeli, tra cui tantissimi giovani.